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Ultimo Consiglio comunale agitato a Palazzo Carafa

Scoppia la polemica in aula per la decisione della maggioranza di approvare i regolamenti Tosap e Tarsu, nonostante sugli stessi non si sia espressa la commissione bilancio 
 
Quello di martedì scorso doveva essere l’ “assise del commiato” di una consiliatura giunta a scadenza naturale. Una pura e semplice formalità istituzionale in attesa di buttarsi a capofitto nella contesa elettorale per le elezioni del 6 e 7 maggio prossimi. Per qualcuno dei rappresentanti del popolo poteva trattarsi di un addio alle dorate stanze di Palazzo Carafa, per molti di un arrivederci, per altri ancora il viatico della speranza di poter ancora essere lì, seduto su quella stessa poltrona, tra un paio di mesi o poco più. 
Invece il protocollo è andato a farsi benedire, perché nell’ultima seduta prima dello scioglimento, un bel po’ di rumore il Consiglio comunale l’ha fatto. Soprattutto per le polemiche e per gli strascichi che consegna anche in vista della ormai avviata campagna elettorale. Motivo di scontro è stata l’approvazione dei regolamenti sui tributi locali Tarsu e Tosap. Tutto è nato dall’approvazione degli strumenti che disciplinano l’applicazione dei due tributi senza il necessario e propedeutico passaggio in commissione bilancio, quella presieduta da Gigi Rizzo. Il consigliere, appellandosi alla “correttezza politica”, ha ritenuto che il delicato passaggio della discussione preliminare prima dell’approvazione definitiva fosse prerogativa del nuovo Consiglio comunale e non di quello (questo) ormai mandato a casa. Paolo Perrone e la sua maggioranza non hanno raccolto l’invito, ed i regolamenti oggi risultano eseguibili con tanto di polemica allegata (dello stesso Rizzo e dell’opposizione al gran completo). La stessa cosa non è accaduta invece sul conto del regolamento dell’Imu, ritirato a discussione da destinarsi. E a dare peso alle dichiarazioni che Gigi Rizzo ha fatto in assise, ora ci potrebbero essere addirittura le carte bollate per informare Tar e Prefettura dell’inusuale  procedura di approvazione. 
La maggioranza giustifica la decisione di proseguire per la propria strada nonostante l’intoppo costituito dalla pregiudiziale a firma di Gigi Rizzo richiamando la necessità di dettare delle regole precise per l’applicazione dei due tributi, per non creare il caos in sede di riscossione (prima scadenza prevista per giugno prossimo). Del resto -si sono chiesti in maggioranza- in assenza di regole che valgano per tutti, cosa potrebbe accadere se qualche cittadino non dovesse pagare? Nel primo round di lunedì, invece, era stata ritirata la discussione sul Pug e dato il via libera al piano commerciale. 
 
Daniele Greco