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Ticket: a pagare sono sempre gli stessi

Un emendamento del Pdl con l’Udc in Consiglio regionale ripristina l’esenzione del ticket per cassintegrati e disoccupati. Ma la grave crisi delle casse della Regione Puglia rischia di vanificare il provvedimento 
 
La battaglia del ticket è appena cominciata. Se la manovra di “lacrime e sangue” come è stata definita dal presidente Vendola che prevedeva l’estensione del ticket a tutte le fasce di reddito, è stata bocciata in alcuni punti dal Consiglio regionale, ciò non vuol dire che l’ipotesi di far pagare cassintegrati, disoccupati e relativi familiari sia del tutto scongiurata. Una misura resasi necessaria (a parere dello stesso Vendola) dal famoso Piano di rientro per il recupero di oltre 500 milioni di euro di disavanzo, un Piano concordato con l’Amministrazione statale. 
Con 32 voti a favore (31 contro e 2 astenuti) è passato con il voto segreto un emendamento presentato da Pdl-Fli (e approvato con l’appoggio dell’Udc) al decreto di variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011, che disciplina l’esenzione ticket per visite ed esami specialistici. Una questione controversa, perché proprio qualche seduta prima l’assistenza specialistica alla categorie deboli era stata cancellata dallo stesso Consiglio regionale a causa dell’impugnazione da parte del Governo della relativa legge regionale. 
A spiegare l’importanza del fatto, il capogruppo Pdl, Rocco Palese: “Nella Legge di Bilancio 2011 il Governo regionale aveva previsto questa estensione senza tuttavia prevedere la necessaria copertura finanziaria. Per questo il Governo nazionale aveva osservato la Legge e il Consiglio regionale il 13 giugno scorso aveva abrogato i commi 1 e 2 dell’art.13 della legge regionale di bilancio per il 2011. L’approvazione del nostro emendamento è una figuraccia per la sinistra ‘sinistrata’ che della tutela dei poveri e dei deboli si occupa solo a parole”. 
Sulla stessa linea il presidente del Gruppo Udc, Salvatore Negro: “Non si possono coprire i buchi dei bilanci con i soldi delle famiglie. A queste soluzioni del Governo ci opporremo sempre, così come abbiamo fatto oggi in aula sulla questione dell’esenzione ticket agli inoccupati e cassintegrati. Siamo riusciti a portare il aula il dissenso che si è levato alto nell’ultimo periodo dalla società civile per voce dei sindacati”. 
Duro invece il commento del titolare della Sanità, Tommaso Fiore: “Si tratta di un provvedimento in aperta violazione delle indicazioni fissate del Piano di rientro 2010-2012 in corso. Per questo si rende necessaria una modifica alla disposizione appena approvata nel più breve termine possibile. L’approvazione mette a rischio la Puglia, in assenza di correttivi immediati, di vanificare tutti gli sforzi fin qui fatti, con il concreto rischio di perdere i 500 milioni di cassa e competenza”. Anche il Pd stigmatizza il comportamento dell’opposizione: “Il gioco delle tre carte della destra, sulla pelle di cassintegrati e inoccupati, è semplicemente indecoroso. Fitto, a Roma, impugna la legge regionale che esonera dal pagamento del ticket cassintegrati e inoccupati e fa scrivere dieci pagine all’Avvocatura dello Stato che smonta la legge regionale con tre motivazioni: l’esenzione del ticket per la diagnostica non è di competenza della Regione; in secondo luogo manca la copertura finanziaria; il provvedimento viola la legge nazionale che obbliga le regioni sottoposte a Piano di rientro, come la Puglia, a non adottare provvedimenti che siano di ostacolo al Piano di rientro stesso. Il destino della legge è segnato, sarà di nuovo impugnata dall’Avvocatura dello Stato e la Regione sarà costretta a revocarla. Tempo perso, speculazione sulla pelle della povera gente”.