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“Suoni a sud” ospita il Tran(ce)formation Quartet

Un evento speciale che mescola trance e commistioni, in cui il jazz è solo un mezzo perché si compia la catarsi dell’arte
 
Continua la quarta edizione della rassegna musicale “Suoni a sud”, con uno spettacolo molto atteso. Il 27 novembre alle 21 è infatti di scena al teatro “Paisiello” il Tran(ce)formation Quartet, che presenterà il suo nuovo cd Entrance, che prevede una formazione composta da Giorgia Santoro (flauto, flauto in sol, flauto basso, bansuri, effects), Adolfo La Volpe (chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra fretless, electronics), Marco Bardoscia (contrabbasso, effects), Pippo Ark D’Ambrosio (batteria, tabla, percussioni), featuring Paolo Damiani (nella foto, violoncello, effects). 
Il progetto Entrance si sviluppa sull’affascinante legame che unisce la musica improvvisata al misterioso fenomeno della trance. La trance è comunemente definita come il modo in cui l’artista compie il percorso catartico, attraverso l’espletamento di una forma d’arte. Entrance non nasce come progetto scientifico, ma come studio approfondito sui rapporti esistenti tra queste due dimensioni. L’improvvisazione rappresenta il luogo in cui il musicista, come lo sciamano, si muove liberamente rispondendo ai suoi stati d’animo ed esprimendo l’irregolarità ciclica della vita. 
Difficile stabilire quanto lo stato d’animo influisca sulla musica o quanto il sentimento con ciò che si sta improvvisando condizioni lo stato d’animo dell’improvvisatore. Certo è che l’improvvisatore percorre un viaggio in cui cerca di compiere un’esplorazione del proprio io e ripristinare l’armonia con sé stesso e con la propria cultura, e anch’egli, come lo sciamano, può operare una guarigione magica. Il potere terapeutico-incantatorio della musica, risiede nella sua capacità di mettere in relazione quegli stati dell’essere in cui ciò che alla mente appare doloroso e incomprensibile, svela, attraverso la profonda conoscenza di sé stessi, i suoi significati ancestrali. In questo senso la musica può contribuire al risveglio dell’uomo. 
Lo spettacolo si sviluppa attraverso il filo conduttore dell’improvvisazione, esplorando composizioni originali dalle atmosfere orientali in un incontro magico di linguaggi e dimensioni sonore. Entrance è stato pubblicato per l’etichetta inglese Leo Records, che è da vent’anni un punto di riferimento per la musica improvvisata europea e mondiale, e che ha in catalogo lavori di artisti quali Sun Ra, Anthony Braxton, Cecil Taylor, Steve Lacy, e così via. La presenza di Damiani sarà molto importante, perché il giorno prima, alle 16 presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, ci sarà il workshop dell’artista su improvvisazione e composizione. Il laboratorio si rivolge a strumentisti e cantanti interessati all’improvvisazione musicale, non soltanto di matrice jazzistica: i partecipanti esploreranno tecniche diverse per fare, e imparare a far fare, musica in piccole e grandi formazioni utilizzando l’improvvisazione. Il laboratorio prevede anche la creazione collettiva, in piccoli gruppi e in grande ensemble, di eventi fatti sia di materiali composti, dal docente e dagli iscritti, sia di percorsi più liberi, inventati e sperimentati insieme. 
 
Angela Leucci