Cerca

Amministrative 2012, in città è tempo di alleanze

Si intensificano i dialoghi tra partiti e movimenti politici in vista delle prossime elezioni. Pdl e Pd provano ad allargare la coalizione, pressing “bipartisan” sull’Udc 
 
Partiti e movimenti provano a costruire intese in funzione della tornata elettorale della prossima primavera. Nel centrodestra è sempre Vincenzo Barba (nella foto) ad aprire le danze e ribadisce: “Possiamo guardare alla Gallipoli che verrà, che sceglieranno i cittadini. Qui, come è ovvio e giusto che sia, ci si separa e si mettono sul tappeto idee, programmi e progetti nuovi. L’esperienza Venneri è stata il male assoluto e qualsiasi proposta politica che uscirà dalle urne dovrà partire esclusivamente da posizioni antitetiche a quelle portate avanti dall’ex sindaco”. Poi Barba si sofferma sui tempi che porteranno alla scelta del candidato: “I tempi non mancano per scegliere partner e alleati. Tuttavia, non possiamo pensare che possano dilatarsi all’infinito, poiché la maggior parte della condivisione vogliamo impiegarla nella costruzione del percorso e non nel giro di valzer delle posizioni e delle postazioni”. 
A proposito di giri di valzer, Barba incassa con favore le aperture pubbliche di Sandro Quintana e spera che l’Udc appoggi il centrodestra, nonostante l’obiettivo degli uomini di Casini sia quello di dar vita anche a Gallipoli al Terzo Polo e correre da soli. Nel frattempo l’ingegner Enzo Benvenga ha deciso che la sua Democrazia Cristiana sosterrà il candidato sindaco di centrodestra. Quello delle larghe intese sembra essere il tema dominante anche “dall’altra parte”. Anche se, prima di aprire ad eventuali alleati, il principale partito di centrosinistra continua a dibattere al suo interno attorno a diversi temi: questione primarie, liste “pulite”, rapporti con l’Udc e con il Movimento Grande Gallipoli. 
Nel frattempo il coordinatore cittadino Luigi Natali in un comunicato dei giorni scorsi è intervenuto in merito alla “fuga” di molti iscritti dal Pd gallipolino. Spiega Natali: ”La ciclica dissociazione di alcuni ex iscritti ed ex dirigenti, pubblicamente segnalata in questi giorni, non è legata alla svolta amministrativa dell’ottobre dello scorso anno (e le carte lo confermano), ma è in realtà dovuta alla forte e coerente posizione che il partito, a tutti i livelli, ebbe a prendere in occasione di tristi vicende giudiziarie, molti mesi prima della svolta amministrativa”. C’è da aspettarsi una lunghissima (e combattuta) campagna elettorale. 
 
Stefano Manca