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Sul porto turistico la lente della Procura

Il fascicolo è stato aperto dalla magistratura dopo il doppio esposto contro la convenzione sottoscritta dal sindaco Giuseppe Venneri e da “Italia Navigando” e “Gallipoli Navigando”
 
Un doppio esposto indirizzato alla Procura della Repubblica per far luce sulle procedure che hanno portato alla firma della convenzione sottoscritta dal sindaco di Gallipoli Giuseppe Venneri  e da “Italia Navigando” e “Gallipoli Navigando” per la realizzazione del porto turistico, croce e delizia tra gli argomenti della politica cittadina. Le denuncie portano la firme, una, dei consiglieri comunali Antonio Barba, Alessandro Buccarella (Pdl) e Luigi Caiaffa (Udc), e l’altra del parlamentare del centrodestra Vincenzo Barba. Della “vicenda” se ne occuperà il sostituto procuratore Bonatina Buffelli (del pool dei reati contro la pubblica amministrazione) che dovrà verificare ed indagare sulla richiesta formulata nei due esposti, nei quali si reclama il “sequestro della documentazione” e la valutazione della “configurazione dei reati di truffa, falso ideologico ed abuso di ufficio”.
Intanto si registra la replica a distanza del sindaco Giuseppe Venneri. “Il mio animo è sereno -dichiara il primo cittadino di Gallipoli- perchè la serenità è la vera forza di chi non ha nulla da temere ed ha la consapevolezza di aver agito sempre nel perimetro della legge, rispettando procedure trasparenti, regole e norme. Politicamente noto invece la disperazione e la frustrazione di chi, dopo aver tentato in tutti i modi possibili di sabotare un progetto di sviluppo e crescita per Gallipoli quale il porto turistico, tenta oggi l’ultima carta, quella dei tribunali, nel vano tentativo di bloccare un iter che porterà benessere alla città: è questo il tanto sbandierato amore per Gallipoli? Ben vengano cento fari e mille indagini su questa vicenda -continua il primo cittadino-  che mettano a tacere definitivamente le voci starnazzanti di chi sinora ha sparso solo bugie e veleni. Il tempo da sempre è galantuomo e servirà per dimostrare chi agisce per Gallipoli e chi per bassi interessi di bottega. Non serve andare indietro nel tempo -ha concluso Venneri- per notare gli effetti che hanno sortito i tentativi plurimi di chi, non avendo altri argomenti per contrastare il sottoscritto, si recava quotidianamente in Procura per denunciare ogni attività del mio esecutivo. In 7 anni non è stato trovato un solo atto torbido o contra legem”. 
 
Daniele Greco