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“Subito il nuovo ospedale del sud Salento”

Il sindaco Ernesto Toma e il presidente del Tdm Salvatore Andreano concordano sulla necessità che il territorio possa disporre presto della nuova struttura 

 

Si ritorna a parlare di “ospedale del sud Salento”, la struttura da circa 350 posti che dovrebbe sorgere appunto nell’area sud-est della nostra provincia e che si colloca nell’ambito di un nuovo generale riordino ospedaliero. Sull’argomento si è voluto esprimere Ernesto Toma, sindaco di Maglie, comune capofila del distretto sociosanitario interessato dall’ambizioso progetto e che insieme a Melpignano ha manifestato la propria disponibilità affinché venga realizzato nella zona industriale, nei pressi della tangenziale Maglie-Leuca e del cavalcavia di Cursi, in un lotto di terreno di circa 12.500 mq. Una soluzione ideale soprattutto dal punto di vista logistico e della corrispondenza a tutte le norme europee richieste, data anche la provenienza dei fondi comunitari.

“È naturale da parte nostra puntare all’ottenimento di una nuova struttura ospedaliera di tale importanza -ha sottolineato il primo cittadino magliese-. Nel frattempo, però, abbiamo il dovere di adottare tutte le misure a garanzie della salute dei cittadini, contribuendo all’efficienza dell’ospedale di Scorrano, ancora punto di riferimento per l’intera area adriatica”. L’analisi del sindaco sull’attuale situazione della sanità in Puglia è impietosa: “Siamo al collasso: liste d’attesa infinite, Pronto Soccorso intasati, posti letto insufficienti. Ai pazienti non importa ormai fare qualche chilometro in più se può trovare una struttura efficiente e moderna. Lo stesso ragionamento su cui si fondava il concetto di riordino ospedaliero voluto dal Governo regionale Fitto dieci anni fa -conclude Toma- e che venne ostacolato da chi ora plaude a questo piano”.

Anche Salvatore Andreano, responsabile di “CittadinanzAttiva – Tribunale per i diritti del malato” ha manifestato l’urgenza di un nuovo ospedale per l’area adriatica: “Bisogna fare presto, il comprensorio adriatico ha impellente bisogno di una struttura del genere, perché quelli esistenti sono obsoleti quando addirittura non a norma. I servizi sanitari di base sul nostro territorio fanno ormai acqua da tutte le parti, e trovo ingiusto che i pazienti affetti da tumori siano costretti ad andare fuori regione per potersi curare. Svegliamoci e lavoriamo tutti insieme”. 

Dal punto di vista burocratico, la macchina sembra essere finalmente partita. Dopo la conferenza dei servizi tenutasi a Bari lo scorso 22 dicembre, è stata fissata per il 31 dicembre 2016 la scadenza dei termini per l’aggiudicazione delle gare.

 

Ugo Tramacere – foto di Pino Cavalera