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Strutture scolastiche “a norma e in salute”

Gli edifici scolastici della città di Lecce sono pronti ad accogliere gli alunni per la ripresa della scuola

 

La ripresa dell’attività scolastica non può fermarsi dinanzi ai procastinamenti della politica. Ecco allora che, nonostante la poltrona di assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Lecce sia ancora vacante, l’anno scolastico 2009/2010 è pronto al via in città a partire da lunedì 14 settembre.
Le istituzioni, tuttavia, non hanno voluto far mancare la loro presenza in questo delicato momento di ripresa ed hanno così fatto pervenire il loro buon augurio per la stagione scolastica alle porte attraverso la diffusione di manifesti 6 x 3 sulle plance pubblicitarie comunali.
Alcuni degli stessi alunni -come ha sottolineato con orgoglio la dirigente del settore comunale per la Pubblica istruzione, Annamaria Perulli– sono stati gli autori del disegno protagonista dei manifesti di augurio, che con una semplice ed efficace metafora in ambito edilizio esprimono l’importanza del “costruire” insieme il futuro degli scolari. Cogliendo la palla al balzo offerta dai manifesti e passando da un piano metaforico ad uno più strettamente pragmatico, è necessario però chiedersi se gli edifici scolastici della città sono pronti ad accogliere il ritorno degli alunni e la ripresa delle lezioni.
In quest’ottica, il quadro generale ottenuto dalle risposte degli addetti ai lavori appare confortante. Una certa soddisfazione, infatti, è emersa dalle parole di Caterina Panareo, responsabile di Cgil Scuola, Università, Ricerca e Formazione: “La situazione dell’edilizia scolastica a Lecce città quest’anno è sicuramente migliore rispetto all’anno passato e non sembra accusare punte di particolare sofferenza”. In particolare, la Panareo sottolinea che finalmente si è giunti a una soluzione relativamente all’annoso problema del Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “L. Scarambone”: “Lo «Scarambone» era ospitato in una struttura oramai fatiscente e al limite dell’inagibilità. Dall’anno scorso il via ai lavori di ristrutturazione, poi, aveva costretto gli alunni e gli insegnati a frequenti spostamenti in altre strutture per il prosieguo delle lezioni, cosa che aveva comportato notevoli disagi logistici. Non erano mancati scioperi e proteste da parte sia degli studenti che del personale docente. Finalmente quest’anno l’intervento della Provincia di Lecce ha dato soluzione al problema”. L’istituto “Scarambone”, infatti, è stato trasferito interamente in una struttura in via Bonifacio, zona più giovane e area che già ospita altri istituti scolastici, lasciando libera la vecchia sede che adesso, oltre a ospitare la Biblioteca provinciale,  diventerà uno dei punti chiave di quella futura “cittadella della cultura” che il Comune vuole allestire coinvolgendo Piazzetta Carducci e l’edificio dell’ex convitto Palmieri.
La Panareo ha, poi, evidenziato un punto di possibile criticità nella scorporazione del IV Circolo Didattico, che sarà alloggiato a partire da quest’anno in due distinte sedi, una in via Cantobelli e l’altra in via Abruzzi: “Se in via Cantobelli l’edificio è completamente nuovo e non desta preoccupazioni, da verificare è la struttura di via Abruzzi, che ha già qualche anno sulle spalle. È da vedere, comunque, se le due sedi saranno sufficienti a sopportare il carico di alunni del IV Circolo”.
Commenti favorevoli sulla gestione degli spazi scolastici sono giunti anche per voce del presidente della IV Circoscrizione Carmelo Isola, soddisfatto degli ampliamenti delle strutture di ricezione scolastica: “Nella nostra circoscrizione quest’anno avremo tre insediamenti in più, due per le superiori ed una per le primarie, con l’apertura di una succursale della «Dante Alighieri» che sarà alloggiata in via Rudiae, a ridosso di viale Grassi. Adesso, semmai, la necessità più impellente è quella di ampliare l’offerta per le scuole elementari sul rione Casermette. La zona è in forte espansione e l’attuale struttura non basta ad ospitare il numero crescente di alunni”.
Un ultima nota positiva, infine, è quella che giunge da Maurizio Guido, ingegnere addetto all’edilizia scolastica, che fuga i dubbi sulla sicurezza delle strutture: “Sul piano della prevenzione incendi, il 99% delle scuole di competenza comunale sono a norma e credo che Lecce sia uno dei pochi comuni a poter vantare questi livelli di sicurezza”.

Giorgio De Matteis