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Servizi sociali in fermento

Dai progetti dell’Ambito territoriale di Lecce, che metteranno in campo quasi 30 nuove assistenti sociali, ai rimborsi per le spese d’affitto i servizi sociali del Comune di Lecce non perdono tempo 
 
Si attendeva da mesi. L’elenco delle assistenti sociali ammesse al colloquio orale -e in competizione per 12 posti nell’Ambito territoriale di Lecce- è stato pubblicato. Consultabile sul sito del Comune di Lecce (www.comune.le.it), la graduatoria stilata per punteggio presenta i nomi di ben 111 candidate al “Servizio Sociale Professionale”. Alle finaliste, e quindi vincitrici del bando, sarà affidato il compito di rispondere agli obiettivi del Piano Sociale di Zona, dal supporto ai singoli alle attività rivolte alla collettività. Come auspicato dal dirigente di settore, Anna Maria Perulli, la speranza è di poter concludere i colloqui entro la fine di luglio, per essere operativi a partire da settembre. Nei prossimi giorni, sarà pubblicato anche l’elenco dei candidati ammessi nel progetto del “Segretariato sociale professionale di ambito”. 
Inoltre sono già disponibili i rimborsi per gli idonei al bando 2010. Stiamo parlando dei 775 soggetti, su un totale di 871 richiedenti, aventi diritto al rimborso delle spese d’affitto riferite al 2009. È di 630mila euro l’importo complessivo messo a disposizione delle famiglie che vivono una situazione di disagio, di cui 357mila euro provengono dalla Regione Puglia, attraverso il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni e alla locazione, e 63mila euro dal Comune di Lecce. 
“Grazie a questa quota di cofinanziamento, abbiamo avuto una premialità di ulteriori 209mila euro”, ha spiegato Roberto Martella, consigliere delegato ai Servizi Sociali. La somma, erogata in base alla Legge regionale n. 431 del 1998, sarà sufficiente a coprire soltanto il 36% di quanto sostenuto per le spese, “perché si è preferito accontentare tutti coloro che sono risultati idonei ai requisiti del bando”, ha aggiunto Martella che, insieme al presidente dell’Istituzione dei Servizi Sociali Tommaso Borgia, ha comunque evidenziato come sia fondamentale, in un periodo di crisi economica, dare un minimo ristoro alle famiglie, “supportandole nelle difficoltà quotidiane”. 
Il contributo, dunque, è stato spalmato su tutti i richiedenti idonei, per evitare di stilare graduatorie che avrebbero rimborsato in toto gli interessati, ma a scapito di altri, seppur idonei. Alla base dell’idoneità, un contratto regolarmente registrato, versamenti mensili pagati e un reddito annuale non superiore ai 14mila euro. “Già oggi le famiglie interessate potranno recarsi presso la sede dell’Istituzione per ritirare l’assegno -ha concluso il consigliere Martella-. L’azione dell’Amministrazione comunale è stata importante perché, grazie al cofinanziamento, abbiamo ricevuto una premialità che ha fatto crescere l’importo iniziale previsto per i concittadini leccesi e per le famiglie che vivono situazioni di disagio”. 
Un aiuto, un sostegno, però, non sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti. A fronte dei 630mila erogati, è di un milione e 773mila euro il fabbisogno totale dei concorrenti al bando. 
 
Barbara Politi