Dopo la denuncia dell’USB il primo cittadino è intervenuto in difesa della sede locale dell’Istituto, dal 2013 declassata ad agenzia e ora non funzionante
Nei giorni scorsi, il sindaco Ernesto Toma è sceso in campo per cercare di salvare la locale sede INAIL che rischia di chiudere definitivamente i battenti. La vicenda, denunciata in particolar modo dall’organizzazione sindacale USB, ha radici profonde 3 anni, da quando, sulla base dell’ennesima riorganizzazione, l’Istituto decise di chiudere molte sedi di tipo C in tutta Italia. Il centro di Maglie, fiore all’occhiello della Puglia, fu declassato ad agenzia.
Venne individuata una nuova sede all’interno di un intero piano della struttura ASL di via Galati n. 1 e aperta nell’aprile del 2014. Ad oggi, però, risulta ancora non funzionante, quanto meno in riferimento alle visite mediche. Il risultato è stato lo spostamento di tutta l’attività della sede di Maglie su quella di Lecce, portando allo spasmo il lavoro della sede provinciale e causando forti disagi soprattutto alle persone meno abbienti, costrette a recarsi nel capoluogo salentino.
Nei giorni scorsi, proprio alcuni rappresentanti dell’USB hanno incontrato il primo cittadino magliese che ha manifestato l’interesse del Comune affinché l’INAIL non arretri dal territorio: “Si tratta dell’interesse dell’intera cittadinanza magliese e della collettività proveniente dai paesi circostanti, che vedono di fatto diminuire l’offerta di servizi imprescindibili -ha dichiarato Toma-. Se le intenzioni sono quelle di trasferire integralmente il servizio a Lecce, che senso ha avuto la nascita della nuova agenzia di Maglie? E che senso hanno avuto i soldi spesi per lo spostamento di attrezzature e la messa a norma dei locali, per una sede INAIL che mai avrebbe funzionato? A queste domande dobbiamo dare delle risposte -ha concluso il primo cittadino- perché l’utenza del territorio ha il diritto di sapere”.
In attesa di verificare la persistente volontà dell’INAIL di continuare a svolgere il proprio ruolo istituzionale (a tutela dei lavoratori infortunati nel territorio di Maglie), l’impegno del sindaco di Maglie è quello di seguire il progetto della Cittadella della Salute che vede coinvolti altri attori istituzionali, primo fra tutti la ASL e quindi il Distretto Sanitario di Maglie. L’INAIL dovrebbe essere utilmente coinvolto in detto progetto.
Ugo Tramacere