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“Scambio (e non vendo) l’arredo della mia casa”

Mattia Sammarco trasloca e ha optato per un’alternativa al mercatino dell’usato: “Lo scambio di oggetti implica anche una conoscenza, la costruzione di una forma di relazione”
 
Una grande camera da letto dal gusto retrò, lo specchio antico custode di storie e segreti, il tavolo da lavoro high tech, la credenza satura di tazzine per il caffè e di libri di letteratura indipendente. La casa di Mattia Sammarco (nella foto) nel cuore del centro storico di Lecce, è il tipico angolo da giovane scapolo con “due o tre vite” diverse alle spalle. Atmosfera easy, mobili e oggetti disparati, buona musica: niente di straordinario, se non fosse che questa casa è in attesa di essere barattata. Tutta. 
Pentole, letti, comodini, lampade: ogni cosa (a parte i muri) presto potrebbe trovare una nuova dimora e nuove storie da ospitare. Dopo una vita passata in giro per il mondo -Londra, Milano, New York- Mattia ha deciso di mettere radici nella città che lo ha visto crescere acquistando una casa di proprietà, con mobili, anche quelli, nuovi di zecca. Avrebbe potuto vendere i vecchi arredi, invece ha deciso di scambiarli. 
“L’idea mi è venuta grazie ai ragazzi di Piazza Baratto -racconta Mattia-. Rivendere i mobili, online o affidandoli a un mercatino dell’usato, avrebbe comportato tempo per le contrattazioni e, comunque, il loro costo reale non sarebbe mai stato adeguato al valore affettivo. La possibilità di barattarli mi è piaciuta: dopotutto, lo scambio di oggetti implica anche una conoscenza, la costruzione di una forma di relazione”. 
I primi arredi a salutare la casa nel centro storico sono stati un mobiletto in legno laccato, due piantane e uno specchio, scambiati con una tanica d’olio, due bottiglie di vino e un paio di chili di carciofi. “Lo scambio con prodotti naturali mi ha affascinato -spiega Mattia- al di là dell’esatto valore economico, c’è un valore nel dare e nel ricevere del cibo genuino”. Sempre prodotti agricoli sono al centro della “trattativa” che riguarda la cucina a gas, mentre chi prenderà la cameretta provvederà, in cambio, ai lavori all’impianto elettrico della nuova casa. 
Sulla pagina Facebook di Piazza Baratto chiunque può scorrere le foto dei mobili e proporre qualcosa in cambio. Chi avesse una bicicletta vintage può stare sicuro: potrà scegliere i “pezzi forti”. Per tutti gli altri, Mattia è aperto a proposte interessanti e non nega a nessuno una tazza di caffè e quattro chiacchiere. E chissà che, raccontandosi e raccontando, non venga in mente a qualcun altro di scambiare i propri vecchi mobili invece di abbandonarli a un freddo mercatino dell’usato. 
 
(G.S.)