Attività ridotte e carenza di personale a causa dei trasferimenti: arriva la denuncia del Comitato civico che si batte per la tutela del nosocomio galatinese
Un ospedale in stato di abbandono e agonia, con standard di prestazioni tutt’altro che adeguati: la denuncia arriva dal Comitato per la difesa del “Santa Caterina Novella”, che denuncia la preoccupante situazione del nosocomio cittadino. “Sembra si stia predisponendo a breve-medio termine -denunciano- la definitiva chiusura o l’aggregazione ad altro ospedale della provincia. Da mesi ormai e stata ridotta o bloccata l’attività chirurgica in sala operatoria per gravissima carenza di personale medico”. Non solo: il Comitato denuncia infatti anche delle drastiche riduzioni dei servizi nei reparti di chirurgia, ortopedia, urologia e ginecologia. “Si chiede alle istituzioni come si può pretendere di mantenere in piedi un ospedale che non è in grado di affrontare le urgenze chirurgiche pur avendo un Pronto Soccorso attivo 24 ore con un flusso di pazienti continuo che effettuano accessi diretti? Con quale sicurezza, per il paziente, vengono gestite le urgenze chirurgiche?”.
Altri dubbi vengono da recenti trasferimenti di personale medico e paramedico, che finirebbero per mettere in ginocchio l’intera struttura. “Al reparto di Medicina -spiegano dal comitato- occorrerebbero almeno altri tre operatori socio-sanitari, altro che trasferimenti! Pneumologia senza personale medico e il reparto di Geriatria opera quotidianamente in condizioni emergenziali. Il risultato è una Direzione di Presidio chiusa su se stessa, stantia e lontana dai problemi dei reparti e dei dipendenti che, sfiduciati, rinunciano pure ad interfacciarsi. Dopo un piano di rientro imposto dal Governo nazionale ci si aspettava un momento di rilancio della sanità nel Salento, sia per la rete ospedaliera che per quella distrettuale. Invece ci ritroviamo, nel nostro distretto, con un ospedale agonizzante -concludono- che ha ridotto non solo l’attività su pazienti ricoverati, ma anche le prestazioni ambulatoriali, i cui tempi di attesa sono lunghissimi”.
La richiesta del Comitato è quella di un incontro pubblico con gli organi preposti per richiamare l’attenzione delle istituzioni, affinché si attivino per mantenere una corretta funzionalità al nosocomio galatinese, in piena autonomia. Nessuna logica di campanile, assicurano i promotori, ma solo esigenze di tutela della salute dei pazienti del territorio.
Stefano Manca