L’accusa: “Affidamenti di dubbia legittimità”
Di seguito la nota integrale del gruppo consiliare “San Cesario per tutti”: “Il motivo di una maggioranza (?) che, con inutili barricate, si ostina a non prendere in minima considerazione l’ipotesi della trasmissione, a costo zero, dei lavori del Consiglio Comunale in “diretta streaming” è uno solo: non mostrare ai Cittadini di San Cesario la sua acclarata inadeguatezza, la sua scandalosa inconcludenza, la sua disarmante incapacità amministrativa.
Si, perché le “comiche” andate in scena durante il Consiglio comunale di ieri sera testimoniano fedelmente tutto ciò.
Un Consiglio che, fin dall’inizio dei lavori, ha visto l’assenza, obbligata da un palese e accertato conflitto di interessi, della Presidente Zizza oltre che quella, giunta all’ultimo minuto, dell’Assessore ai lavori pubblici Greco, fermato, a detta del Sindaco, da uno stato febbrile. Naturalmente, all’assessore Greco auguriamo una prontissima guarigione che, sicuramente, gli consentirà, tra l’altro, di partecipare ai lavori del prossimo Consiglio Comunale.
Una maggioranza balbettante e in evidente difficoltà, di fronte ai rilievi mossi dai Gruppi consiliari della minoranza, durante il “question time” in cui sono emersi, tra l’altro, affidamenti antieconomici e di dubbia legittimità; in cui sono emersi incarichi professionali che, più che a difendere l’Ente, servono a “ristorare” parte delle cambiali firmate in bianco, durante una campagna elettorale priva di contenuti politici, ma zeppa di scandalosa propaganda e di vergognose promesse; in cui sono emerse indecenti dichiarazioni, da parte del Sindaco, che hanno riguardato la mancata riapertura, dopo trentadue anni, della piscina comunale.
Ma il meglio di sé, bisogna riconoscerlo, lo ha dato il Vicesindaco Rizzello, nelle inedite vesti di Consigliere anziano, la quale ha condotto i lavori del consiglio con una grossolana approssimazione, che non poteva, di certo, passare inosservata; la Vicesindaco ha dimostrato l’assoluta inadeguatezza del ruolo contribuendo, in modo sostanziale, a far apparire la maggioranza, più che una compagine amministrativa, una sgangherata “armata Brancaleone”.
Avesse, nemmeno per scommessa, indovinato un passaggio, una lineare procedura nella conduzione dei lavori consiliari! Innumerevoli sono stati gli episodi in cui ha lasciato l’Assise in balia delle onde e in totale confusione, superati solo dal puntuale e responsabile “soccorso” dei consiglieri comunali di minoranza presenti, che hanno dovuto fattivamente e personalmente intervenire, a volte addirittura sostituendosi al consigliere anziano, andata completamente nel pallone, al fine di non inficiare atti amministrativi di assoluta urgenza e importanza.
I post languidi e mielosi sui social sono una cosa, le capacità politiche e l’attività amministrativa, sono ben altro.
Inadeguatezza, inconcludenza, incapacità amministrativa, che ti portano a non conoscere nemmeno le più elementari norme, al punto che gli stessi lavori del Consiglio hanno avuto un triste epilogo.
Ebbene sì, perché allorquando, su richiesta delle minoranze, si è proceduto alla verifica del mancato numero legale, di fatto, è stato decretato lo scioglimento anticipato della seduta ed il rinvio della trattazione di un punto cardine dell’ordine del giorno, relativo all’approvazione del Piano Urbanistico Esecutivo, di iniziativa privata, intorno al quale, ovviamente, ruotano vorticosi interessi di natura economica.
Una proposta, quella della maggioranza, condita di elementi, per essere benevoli, di ambigua legittimità e che sarà daccapo argomento del prossimo Consiglio comunale da tenersi, presumibilmente, a breve termine, e durante il quale sarebbe auspicabile una nutrita partecipazione dei cittadini di San Cesario”.