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Rudiae, il Parco Archeologico delle meraviglie

Non solo Castro: anche nell’area alle porte di Lecce stanno venendo alla luce importanti reperti. E dalla Regione Puglia arrivano oltre 20 milioni di euro per il recupero e la valorizzazione dell’antica città messapica 

 

Questo 2015 sembra essere un anno particolarmente prolifico per la vita culturale di Lecce e della sua provincia. Quando a fine anno ci troveremo a fare il resoconto delle scoperte archeologiche, in particolare, avvenute ci renderemo conto che l’elenco è lungo, corposo e soddisfacente. Nello scorso numero in particolare ci siamo occupati dei ritrovamenti a Castro, dove oltre al busto e ad altre parti di quella che sembra essere la statua di Atena Iliaca, stanno venendo alla luce altri importanti reperti messapici. 

Castro non è stata però l’unica gemma in questo senso, già nel gennaio scorso infatti in un altro importante sito archeologico nei pressi di Lecce, l’antica Rudiae, durante gli scavi sono emersi i resti di una statua marmorea, anch’essa acefala. Il reperto è stato recuperato in corrispondenza dell’ingresso, largo circa 3 metri, dell’anfiteatro di età repubblicana. Francesco D’Andria, archeologo e docente presso l’Università del Salento, è il responsabile scientifico in questi scavi archeologici. “Al termine dei lavori -afferma il professore- potremo recuperare interamente l’Anfiteatro. L’inizio degli scavi sistematici ci fa dire che l’anfiteatro è ben conservato nonostante siano trascorsi circa 2mila anni. Intanto siamo riusciti a riportare alla luce una statua togata in marmo a grandezza naturale, probabilmente appartenente ad un imperatore, risalente al IV-V secolo d.C.”. 

Per rendersi conto della ricchezza di quest’area basterebbe ricordare che numerose sono le opere letterarie dell’antichità che la nominano. Articolata ne è storia che va al municipium romano fino alla sua distruzione nel XII secolo. Qui nacque inoltre uno dei padri della poesia latina, Quinto Ennio. “Nell’area archeologica -si legge ancora nella più diffusa letteratura sull’argomento- si riconoscono tratti di mura messapiche e tracce di edifici romani in grossi blocchi di pietra, alcuni forse di carattere pubblico, limitati da strade lastricate a selci poligonali”. 

Le buone notizie continuano anche in questi ultimi giorni, visto che il Parco Archeologico di Rudiae è stato inserito nella lista dei beneficiati di un finanziamento della Regione Puglia: quasi 14 milioni di euro per finanziare 14 interventi finalizzati al “Recupero e valorizzazione di aree e parchi archeologici” e oltre 10 milioni per finanziare 6 interventi sulla rete dei teatri antichi della Puglia sono stati assegnati a conclusione delle procedure negoziate che si sono svolte tra Regione, Segretariato regionale del Mibact e Soprintendenza per i Beni Archeologici. 

 

Tra i reperti spunta una discarica di eternit: il Comune di Lecce dispone la bonifica dell’area 

 

Chi avesse la pazienza di scorrere le pagine dei giornali di questi ultimi anni e forse addirittura decenni scoprirebbe che Rudiae, la celebrata città ancora sepolta a ridosso di Lecce, è sotto assedio. Lo è sempre stata, prima da parte del tempo che l’ha fatta seppellire e poi, via via con il passare del tempo l’assedio è diventato sempre più stringente e lo è ancora di più oggi. L’incuria è un secondo assediante, l’interesse economico l’altro ancora, l’ignoranza il terzo e forse l’elenco potrebbe continuare. 

Quando parliamo di interesse economico ci riferiamo al fatto che la città moderna con i suoi palazzi è arrivata a ridosso del sito archeologico; quando invece parliamo di ignoranza ci si riferisce, e la notizia è proprio di questi giorni, che qualcuno ha deciso di depositare (si tratta di un eufemismo) spazzatura o peggio ancora, materiale inquinante come l’eternit, proprio in prossimità dell’area di scavo. Fortunatamente, il pericoloso rifiuto speciale è stato rimosso martedì scorso dai tecnici incaricati dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Lecce. 

 

Fabio Antonio Grasso