Aqp ha deciso di tagliare l’acqua a tutti, morosi e non. Pronta la replica dell’Associazione Codici: “La legge regionale 10/2014 obbliga Arca a ripristinare il servizio”
Brutta sorpresa lunedì scorso per i residenti in una palazzina di proprietà dell’Arca Sud Salento (ex Iacp) a Lecce. L’Acquedotto Pugliese ha infatti “tagliato” l’acqua a causa dell’elevata morosità, nonostante i vecchi contatori fossero stati sostituiti con i nuovi di tipo elettronico. “Le famiglie assegnatarie di alloggi popolari -fanno sapere dalla sezione leccese dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari-, anche quelle in regola con i pagamenti, sono andate su tutte le furie e si sono rivolte all’amministratore che, però, si è visto impossibilitato ad esaudire tempestivamente le loro richieste. L’Acquedotto Pugliese, infatti, non intende più concedere sconti, anche in considerazione degli ingenti crediti ancora insoluti (si parla di milioni di euro per bollette non pagate)”.
Una situazione, dunque, che si ripresenta in tutta la sua drammaticità, soprattutto a causa dell’alto numero, sempre crescente, di morosi tra gli inquilini degli alloggi pubblici, oltre ad una parte degli altri che corrisponde le somme dovute in forte ritardo rispetto alla scadenza. “Purtroppo, nonostante gli incontri con l’Ente proprietario -fanno sapere dall’Anaci-, non è stato ottenuto alcun risultato. Di questa situazione stanno pagando le conseguenze non solo le famiglie e gli amministratori, ma anche le ditte fornitrici di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che, pur risultando creditrici nei confronti dei condomini, non riescono a far fronte alle scadenze fiscali”.
Stefano Gallotta, segretario dell’Associazione Codici, ha raccolto l’allarme lanciato da Anaci promettendo di fare quanto il loro potere “per far valere i precetti della legge regionale n. 10/2014 e in particolare di quanto disposto dall’art. 35 (comma 3), al fine di obbligare l’Arca Sud Salento a far riattivare al più presto le utenze mediante il versamento degli oneri non pagati alle Autogestioni e al ristoro di tutti i danni ingiustamente subiti dai residenti non morosi. In questo modo è inevitabile che si ripresenti puntualmente, come sta accadendo in questi giorni, l’annoso problema dei distacchi delle forniture nell’edilizia popolare salentina, distacchi che vanno a colpire indiscriminatamente tutti i residenti di tali alloggi (spesso occupati da anziani, disabili e bambini) e, in particolare, coloro i quali, pur in regola con i pagamenti -conclude Gallotta-, si ritrovano costretti a convivere con il rischio di essere privati, loro malgrado, dei servizi essenziali”.