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Rocco Palese

Sanità

“La sanità di Vendola è la peggiore d’Italia. Oggi lo dice anche l’Istat dopo che ieri l’aveva detto Il Sole 24ore. Le analisi dei giornali rilevano che solo Calabria e Basilicata hanno una spesa pro capite inferiore alla Puglia ma paradossalmente persino lì i cittadini sono più soddisfatti. Intanto, ospedali simbolo della speculazione che Vendola fece nel 2005 sulla pelle dei poveri ammalati, come Terlizzi e Campi Salentina, sono oggi in stato di totale abbandono. Vogliamo sapere da Vendola che fine ha fatto il miliardo di tasse pagato in questi anni dai cittadini pugliesi, come hanno fatto lui e i suoi assessori ad accumulare un miliardo di debiti e come hanno fatto a sforare anche nel 2009 il Patto di stabilità. Ma forse le cronache giudiziarie di questi giorni ci danno qualcuna di queste risposte. Noi intendiamo fare esattamente il contrario: azzerare le liste d’attesa nei primi 36 mesi di Governo; ripartire da una programmazione seria fatta insieme agli operatori sanitari; mandare la politica fuori dalla gestione della sanità con vertici Asl e primari nominati non per tessera di partito ma per concorso”. 
 
Lavoro
“Il mondo attorno a noi è cambiato: occorre puntare maggiormente sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica. Occorre modernizzare il settore agricolo e sottrarlo alla ciclicità delle crisi che attanagliano gli agricoltori. Il programma del prossimo governo regionale dovrà sviluppare il potenziale turistico della Puglia puntando sulle eccellenze: serve una politica industriale per il settore che vada oltre la mera promozione. Sosterremo la competitività del sistema imprenditoriale esistente accompagnando il cambiamento della specializzazione produttiva della Puglia anche attraverso l’attrazione degli investimenti da parte di investitori interessati alla creazione di nuove imprese. Il commercio e l’artigianato dovranno essere sostenuti anche attraverso forme più efficaci di accesso al credito. C’è la necessità di rivedere la politica industriale regionale favorendo le reti di impresa attraverso i contratti di rete. Interverremo per ridurre i costi della burocrazia attraverso la diffusione dei servizi pubblici digitali ed il rafforzamento degli Sportelli Unici per le imprese. La Regione deve impegnarsi affinché nei periodi di disoccupazione le competenze degli individui non invecchino e non si logorino, destinando tutte le risorse per gli ammortizzatori sociali e l’integrazione con le politiche attive del lavoro”.
 
Energia e ambiente
“Sono favorevole al ritorno al nucleare, ma dico no a una centrale e a eventuali parchi tecnologici di stoccaggio di rifiuti radioattivi in Puglia. La nostra regione già contribuisce parecchio al fabbisogno energetico nazionale e quindi non vi è alcuna possibilità, neanche remota, che il nucleare venga utilizzato nel nostro territorio. Le famiglie e le aziende italiane non possono però continuare a pagare bollette elettriche carissime e il nostro Paese non può continuare ad avere posizioni antistoriche e ideologicamente opposte a quelle del resto dell’Europa e del mondo. Il nucleare di nuova generazione è sicuro, lo dicono tutti i maggiori scienziati del mondo ed è l’unica via per contrastare il riscaldamento globale della Terra. Incentiveremo le energie rinnovabili ma nel rispetto della natura del territorio e delle sue vocazioni. C’è un’emergenza rifiuti ed occorre porvi rimedio attraverso la realizzazione, senza ulteriori rinvii, di un ciclo per lo smaltimento dei rifiuti che riduca l’uso delle discariche e ci faccia uscire dall’emergenza in cui siamo ora per l’incapacità del Governo regionale”.