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Rientra (per adesso) l’emergenza rifiuti

Il responsabile della “Menhir” promette il pagamento degli arretrati ai 210 dipendenti

 

Discariche piene come un uovo, soldi che son finiti, spesi o sprecati, aziende che pignorano enti statali che non pagano altre aziende e intanto lavoratori senza stipendi che protestano e i sacchetti dell’immondizia che decorano le vie dei comuni salentini aspettando Natale. È un serpente che ruota vorticosamente su se stesso e si mangia la coda. E dopo si mangerà anche tutto il resto. È la situazione dei rifiuti a Lecce e provincia alle porte di dicembre: complessa e delicata, praticamente esplosiva. L’ultimo capitolo -si spera- qualche giorno fa, quando la protesta dei duecento lavoratori della ditta Menhir, che si occupa della raccolta dei rifiuti nell’ambito dell’Ato Le/2, è stata sedata in Prefettura grazie all’incontro tra le parti sociali e il rappresentante della “Menhir” e grazie agli spiragli di ottimismo dell’assessore regionale Onofrio Introna.
Ma per capire fatti e risultati di quest’ultimo atto è necessario fare un riassunto delle precedenti puntate. Partiamo dalla ditta “Vergine”, gestore dell’impianto di smaltimento di Fragagnano e creditrice di somme notevoli verso la regione Puglia e l’Ato Le/2. Stanca di aspettare, la “Vergine” ha dato mandato di pignoramento al suo legale, scatenando una nefasta serie di effetti a catena. La prima a pagarne le conseguenze è stata proprio la ditta Menhir, che non ha potuto contare più sulle disponibilità finanziarie dell’Ato Le/2per pagare i suoi dipendenti. E i 210 dipendenti rimasti senza stipendi hanno pensato bene di interrompere la raccolta dei rifiuti fino allo sblocco della situazione.
La patata bollente è subito finita sul tavolo politico, con Vendola criticato da un sit-in degli operai della “Menhir” proprio durante l’inaugurazione a Ugento del nuovo impianto di biostabilizzazione dell’Ato Le/3. Sulla questione, poi, è intervenuto anche il consigliere regionale Antonio Buccoliero, con un’interrogazione urgente e un appello alle banche: “È quanto mai urgente che il presidente Vendola e l’assessore Introna, così come promesso durante l’inaugurazione del nuovo impianto di Ugento, sblocchino questa delicata situazione, anche garantendo eventuali anticipazioni stipendiali da parte di banche locali. Un ulteriore ritardo provocherebbe un’emergenza rifiuti in tutto il territorio”.
Infine, l’incontro, forse risolutore, in prefettura tra sindacati di categoria e responsabile della “Menhir”. Il responsabile della società, infatti, ha garantito ai sindacati che i 210 lavoratori avranno i loro stipendi arretrati entro il 2 dicembre, mentre Introna ha fatto sapere che la Regione finanzierà 3,5 milioni di euro in favore dell’Ato Le/2, così da sbloccare il pignoramento della “Vergine” e risolvere il contenzioso.
A margine dell’incontro, Antonio Perrone, segretario di Uil Trasporti, ha mostrato ottimismo: “Siamo fiduciosi che gli impegni assunti dal consorzio e dalla Regione verranno mantenuti”. Egli ha anche annunciato il rientro delle iniziative di protesta che i 210 lavoratori avevano programmato per i giorni successivi, nel caso non avessero ottenuto le necessarie risposte.

 

Giorgio De Matteis