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Quando il crimine non va in vacanza

Ancora sconcerto a Lecce dopo gli attentati ai Bar Prato e Paisiello e i furti in altre attività commerciali. E Adriana Poli Bortone propone un fondo per risarcire i danneggiati 

 

La criminalità organizzata non festeggia il Natale o meglio lo festeggia a modo suo con “botti”, pistolettate e furti. Detto in sintesi questo è lo scenario che caratterizza Lecce in questi ultimi giorni riempendo pagine e pagine della carta stampata e lo stesso etere. 

Descritta in questi termini la situazione sembra di una gravità singolare. E lo è. Oramai è noto, infatti, come in questi periodi di festività la criminalità sembra entrare in uno stadio di particolare recrudescenza. Lungi dal fare analisi sul come, chi, cosa stia accadendo, l’uomo della strada, ovvero chi ogni giorno entra o potrebbe entrare in uno dei bar o dei locali leccesi come quelli vittima degli attentati, vorrebbe sapere cosa fare e cosa si fa per risolvere il problema. Quello che colpisce non è tanto la sempre criticabile esistenza del fenomeno criminoso, quanto soprattutto l’efferatezza dei delitti stessi. 

Sfondare la porta di un locale per rubare panettoni o tutto quello che potrebbe riempire un cesto regalo per Natale sembra dimostrare più di ogni altra cosa la gravità del momento, lo spessore negativo dei fatti. Prestando attenzione e le orecchie soprattutto alle voci della strada si scopre che questi eventi pongono il cittadino comune in una sottile condizione di incertezza che sembra offrirgli solo due alternative: da una parte lo sconforto dettato dall’impotenza e dalla solitudine, dall’altro, quella di una sorta di incattivimento nei confronti della società in generale da cui scaturisce un menefreghismo dannoso tanto quanto gli stessi reati di cui si è vittima diretta o indiretta. 

Siamo in un momento delicato, non c’è dubbio alcuno. In questa situazione in cui la psiche collettiva è in una condizione di precarietà come quella appena descritta, il ruolo delle istituzioni diventa fondamentale. Il prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, ha incontrato le autorità locali per dare una risposta immediata e altrettanto rapida lo è stata quella della senatrice Adriana Poli Bortone, la quale ha lanciato l’idea di un fondo per risarcire i danneggiati da questo tipo di attentati e l’istituzione di ronde notturne per il controllo del territorio. La presa di posizione di queste due donne è la vera garanzia contro la tragicità di questi ultimi giorni. Partiamo da qui, da loro, dalle loro parole. 

 

Fabio Antonio Grasso