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Prove di dialogo tra Perrone e Io Sud

Nonostante le reciproche diffidenze, il primo cittadino apre al movimento guidato dalla Poli Bortone (a condizione che rientri nel centrodestra) e intanto propone la sua ricetta per risanare il bilancio del Comune
 
Paolo Perrone dice sì al dialogo con il movimento fondato da Adriana Poli Bortone e non esclude che si trovi l’accordo che fino ad alcuni mesi fa sembrava impossibile per il rientro della squadra in maggioranza. Che quella di Io Sud non sia stata un’apertura spontanea al dialogo con il sindaco di Lecce e con il Pdl lo si sa ormai da settimane, per le intense trattative per il rientro dei consiglieri comunali e provinciali del movimento tra le file del centrodestra, sfociate nell’infuocato vertice tra i gruppi consiliari e la fondatrice del movimento Adriana Poli Bortone, più che mai decisa a tenere i suoi compatti, evitando esodi di massa o fughe alla spicciolata, anche al prezzo di concedere l’apertura richiesta da gran parte della sua squadra sopratutto in vista del rimpasto imminente. 
Nel documento, redatto alla fine dell’incontro, i coordinatori ribadiscono la natura di Io Sud, svincolata da scelte di campo aprioristiche in virtù del suo obiettivo primario di difesa del Mezzogiorno. Tuttavia, se pure con alcuni distinguo, sia Paolo Cairo, capogruppo del movimento nel Consiglio comunale leccese, sia il coordinatore provinciale, Gerardo Filippo, aprono alla ricerca di punti programmatici comuni. Il sindaco di Lecce ne prende atto ma, rispetto al passato, la sua posizione resta immutata: “Tratteremo se loro faranno dietro-front rientrando nel centrodestra”. In questo senso lo scoglio è, infatti, rappresentato dalle prese di posizione della Poli Bortone sul governo e non solo. La senatrice non perde occasione per mettere i paletti e la trattativa, almeno a livello allargato, sembra difficile. Per questo non è escluso che alla fine l’esodo ci sia, il dialogo prosegue infatti serrato persona per persona e all’interno di Io Sud una grossa frangia è stanca di correre in solitaria, strizzando l’occhio al centrosinistra. Tra loro c’è anche Severo Martini per cui sarebbe già pronto il posto in Giunta. Infine Perrone stronca sul nascere i possibili malumori in maggioranza: “Se Io Sud torna di centrodestra nessuno avrà da lamentarsi”, sottolinea Perrone. 
Il primo cittadino è infatti più che mai deciso a serrare le file della sua maggioranza che gli siede attorno compatta anche durante l’ennesimo botta e risposta con l’opposizione sui debiti dell’ente. Il sindaco parla di diverse decine di milioni: un’ammissione che non è una novità per Perrone, il quale da tempo parla di commissariamento del bilancio. Dopo i numerosi dubbi sollevati dall’opposizione di centrosinistra (anche attraverso un’interrogazione parlamentare) il primo cittadino torna però a reagire agli attacchi illustrando la situazione e i proprio rimedi. Perrone ha la certezza di lavorare  “in un’ottica manageriale”, per salvare Lecce dal dissesto come farebbe con la propria azienda dal fallimento. La ricetta passa per la rimodulazione dei contratti, il taglio del 10% delle indennità di sindaco e Giunta ma anche per la pesante riduzione dei cartelloni culturali dell’estate leccese, con la scomparsa di “Mediterranea” e la svolta pop degli eventi che si terranno nelle marine senza il contributo economico dell’ente. 
Un capitolo a parte lo merita il filobus: “Un progetto che non ci convince -afferma Perrone- ma dopo tanta spesa abbiamo il dovere di farlo partire, poi onoreremo i debiti con il Sirti”. Quella delle ingiunzioni di pagamento era infatti un’altra questione sollevata dall’opposizione. Perrone torna a puntare il dito contro Antonio Rotundo e compagni: “Hanno indebolito la posizione del Comune in trattative delicatissime, vorrebbero rilanciare la propria azione politica cavalcando i problemi dell’ente” sbotta in conferenza, poi aggiunge: “I debiti sono ereditati dalla precedente gestione di cui ero assessore -conclude il primo cittadino- ma le responsabilità sono dei sindaci, io non mi sognerei mai di far ricadere i miei errori sulla mia squadra”. 
 
Alessandra Lupo