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Programmi (elettorali) e progetti per il futuro della città

Alla vigilia dell’appuntamento elettorale del 6 e 7 maggio, i candidati puntano sui rispettivi programmi elettorali. Ma il “rischio ballottaggio” è alto 
 
A causa della frammentazione politica rischia di avanzare il partito delle schede bianche e in questa tornata elettorale pare sia difficile spuntarla al primo turno. Se si dovesse giungere al ballottaggio difficilmente vi sarà l’apparentamento tra il candidato sindaco Antonio Coppola, espressione della sinistra e Giuseppe Raffaele Panico dell’Italia dei Valori. Sembrerebbe invece facile accoppiare il gruppo di Antonio Scarcella (Pdl) con il gruppo di Ippazio Cazzato (Azzurro popolare). Il candidato sindaco Giorgio Vigneri (Tricase futuro e libertà) del partito di Fini, esprime il “no” secco alla coalizione di centrosinistra e al Popolo della Libertà. Infine, Nunzio Dell’Abate espressione del Gat e Udc è aperto a tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo della città di Tricase e frazioni. 
Da una analisi delle aree politiche risultano che due candidati sindaci appartengono al centrosinistra e quattro al centrodestra. Antonio Coppola, già sindaco di Tricase, uscito sconfitto nelle ultime amministrative di tre anni fa, vinte da Antonio Musarò punta ad un “progetto completamente nuovo, che non può non tenere conto di quanto è stato fatto e avviato, come non può ignorare che a Tricase 2500 operai dell’Adelchi non sono più in servizio. Occorrono soluzioni per superare la crisi nel settore del commercio, attività artigianali, terziario e strutture sanitarie”. 
Quanto a Giuseppe R. Panico, ammiraglio della Marina Militare in pensione,  si presenta candidato sindaco all’insegna del rinnovamento e del tempo pieno a palazzo Gallone per favorire nuove opportunità di lavoro nel campo del turismo. Ippazio Cazzato, avvocato, ex consigliere provinciale ed assessore comunale, impegnato in politica da sempre. Come non ricordare le battaglie con la Giunta Musarò per definire controversie e contenziosi con vari cittadini, schierarsi contro la soppressione della Pretura e del ridimensionamento della rete scolastica. 
Giorgio Vigneri, segretario cittadino del partito di Gianfranco Fini tenta di dare una svolta alla politica locale superando le varie fazioni. Poi la candidatura di Antonio Scarcella, ex assessore al bilancio e servizi sociali intende dare risposte certe e chiare ai bisogni della gente. Infine Nunzio Dell’Abate, già assessore alla Cultura e al Turismo intende far recuperare la fiducia dei cittadini dando loro voce nei momenti decisionali.
 
Chiusi i comizi, inizia ora la riflessione in una città dove è alta la percentuale di indecisi e scettici 
 
Cala il sipario sulla campagna elettorale che vede in lizza sei candidati alla poltrona di sindaco. Diversi sono stati i documenti programmatici e i progetti per lo sviluppo del territorio tricasino. Si va dall’imminente stagione estiva alla viabilità del centro urbano, dalla disciplina del traffico alla riqualificazione del centro storico, dal drammatico problema occupazionale al rilancio dell’area industriale e artigianale. Vedute, intenti e programmi con sfumature diverse, ma tutte convergenti a superare questa fase politica assai difficile per la città e frazioni. 
La gente vuole però programmi certi e concreti e non faraonici dalle belle parole. I candidati sindaci devono fare i conti anche con i cittadini scettici che non si recheranno alle urne il 6 e 7 maggio prossimo perché considerano il rinnovo del governo cittadino inutile per la insoddisfazione che regna da anni nel Comune a causa soprattutto delle lotte intestine in seno ai partiti, ai movimenti e gruppi politici. Occorre valutare la politica a partire dai programmi e dagli uomini che possono portarli avanti con i fatti, con moralità e cultura per decontaminare l’ambiente amministrativo locale mandando un segnale forte anche a livello nazionale. Polemiche, diatribe, crisi, commissariamento non servono alla città.  
 
Giovanni Nuzzo