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La Banca Popolare Pugliese scende in campo a favore delle imprese

L’istituto di credito ha presentato in Confindustria due progetti a sostegno del sistema economico locale. Un’operazione da quasi 63 milioni di euro 
 
La Banca Popolare Pugliese scende in campo con due importanti iniziative a favore delle imprese e del sistema economico locale. Un intervento mirato e non casuale in un momento critico per l’economia italiana e pugliese in particolare sempre più oppressa dalle ristrettezze economiche di famiglie ed aziende al punto da far registrare casi di cronaca da gesti estremi. 
Il progetto è stato illustrato mercoledì scorso in un incontro organizzato presso la sede leccese di Confindustria di via dei Fornari, presenti il presidente degli industriali salentini Piernicola Leone De Castris, il presidente a Palazzo dei Celestini Antonio Gabellone e, per l’istituto di credito, il vicedirettore generale Mauro Buscicchio. Si tratta di un’operazione “finanziaria” che produce “liquidità” per quasi 63 milioni di euro. 
Primo progetto. L’istituto di credito salentino ha ottenuto dalla Consob (ovvero dalla Commissione nazionale per le società e la borsa il via libero all’emissione di 57,8 milioni di euro di titoli di risparmio per l’economia del sud Italia, i cosiddetti Tremonti bond. Si tratta di normali titoli obbligazionari che, come si legge in una nota diffusa dal ministero del Tesoro, “possono essere emessi dalle banche per favorire l’incremento dell’offerta di credito nel Mezzogiorno e ridurre lo squilibrio esistente tra regioni meridionali e altre aree del Paese”. L’obiettivo dichiarato è attrarre risorse incrementali per sostenere lo sviluppo di lungo termine delle aziende e delle industrie attive sul territorio per riuscire nell’intento i Trem Bond cercano di cavalcare il “vantaggio” prodotto da un’imposta sostitutiva sugli interessi che attualmente è la più bassa in vigore in Italia. L’attrattiva all’investimento è rappresentata infatti dalla minima imposizione fiscale sugli interessi (5%) rispetto alle più comuni rendite finanziarie (pari invece al 20%). Il denaro raccolto, come nel programma ministeriale, sarà impiegato per finanziare progetti d’investimento di durata superiore ai 18 mesi di piccole e medie imprese nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia.
Secondo progetto. Ancora a sostegno dell’economia locale, la Banca Popolare Pugliese ha aderito all’iniziativa proposta dalla Provincia di Lecce per la cessione del credito nei confronti di Palazzo dei Celestini. La BPP finanzierà grazie ad un plafond complessivo di 5 milioni di euro le imprese che vantano crediti “certi, liquidi ed esigibili” nei confronti della Provincia di Lecce. Si tratta di somme derivanti da appalti di beni, lavori e servizi che riguardano le “spese di investimento”. 
 
Ecco i Trem Bond della Bpp
 
I titoli di risparmio per l’economia meridionale, i Trem Bond, erano un’idea dell’ex ministro Giulio Tremonti (dal quale prendono il nome, a conferma della genitura), “rispolverata” dal governo Monti ed ufficializzata con la pubblicazione del decreto attuativo dello scorso 3 febbraio. Rispetto alla “stesura” iniziale dell’economista dell’ultimo esecutivo Berlusconi non ci sono novità. Come confermato è anche il plafond (massimo per 3 miliardi l’anno) entro cui può muoversi ciascuna delle banche autorizzate dalla Consob ad emettere i titoli obbligazionari di cui trattasi. 
Attraverso il programma di emissione ed collocamento di obbligazioni la Banca Popolare Pugliese, nonostante il clima di incertezza ed instabilità, prosegue nella sua attività a sostegno alle piccole e media imprese del territorio. I Tremonti bond emessi da Bpp hanno l’obiettivo di favorire il riequilibrio territoriale dei flussi di credito, prevedendo un incremento degli impieghi a medio-lungo termine verso le piccole e medie imprese aventi sede legale nel Mezzogiorno, almeno pari al valore dell’emissione. 
Dal 15 maggio prossimo saranno offerte ai privati (persone fisiche che non esercitano attività di impresa): obbligazioni al tasso fisso netto del 2,85 % con scadenza a 24 mesi per un ammontare massimo di 28 milioni di euro; obbligazioni al tasso fisso netto del 3,32 % con scadenza a 36 mesi per un ammontare massimo di 17 milioni di euro; ed obbligazioni al tasso fisso netto del 4,04 % con scadenza a 60 mesi per un ammontare massimo di 12,80 milioni di euro.
 
Daniele Greco