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Povera Lecce

In aumento le persone assistite da Caritas ed Emporio Solidale: è quello che è emerso in occasione del convegno organizzato dal CSV Salento in cui si è parlato anche di spreco alimentare 

 

In tempi di austerità sprecare il cibo è un atto ignobile nei confronti della fascia più debole e povera del tessuto sociale che, ahinoi, va ad allargarsi sempre più. Nonostante la situazione, in Italia si sprecano quantità enormi di cibo l’anno; secondo le stime dell’Osservatorio “Waste Watcher” ogni anno 5 milioni di tonnellate di prodotti alimentari finiscono nella spazzatura, equivalenti a circa 8 miliardi di euro. È come se ogni famiglia buttasse via ogni settimana 630 grammi di cibo per una spesa pari a 6,5 euro. 

Naturalmente a Lecce e provincia non mancano i disagi. Proprio in questi giorni, in città si è discusso molto sulla “Legge anti spreco”, già approvata alla Camera dei Deputati e in attesa di passare al Senato: ridurre gli sprechi e con essi le disuguaglianze è l’obiettivo principale della legge; di tutto ciò si è discusso a Lecce lo scorso 25 luglio durante un convegno organizzato dal Centro Servizi Volontariato Salento a cui hanno partecipato Maria Chiara Gadda, relatrice della Legge alla Camera dei Deputati, Salvatore Capone della XII Commissione Affari Sociali della Camera e la vice ministra allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova

Il disagio e l’emarginazione sociale diventano sempre più evidenti; a confermarlo, i dati delle strutture che a Lecce si occupano di soddisfare i bisognosi. Le famiglie assistite dai due Empori della Solidarietà cittadini nel 2015 sono state 1.532: rispettivamente 882 quelle che hanno ricevuto beni e servizi dall’Emporio della Solidarietà della Comunità Emmanuel e 650 quelle che hanno goduto dei beni e servizi offerti dall’Emporio della Solidarietà Polo 2 della Caritas diocesana. Sono state circa 5mila le persone sostenute in un bacino di utenza che comprende 17 Comuni limitrofi facenti parte degli Ambiti territoriali di Lecce e Campi Salentina. Sono disoccupati nella maggior parte dei casi, ma sono anche pensionati e i cosiddetti working poors, vale a dire uomini e donne che hanno una famiglia, un impiego ma un reddito troppo basso per gestire le tante esigenze economiche. 

Le 10 mense cittadine della Caritas hanno servito nel corso dell’anno 2015 circa 182.500 pasti, in media 500 pasti al giorno. La problematica si amplia con lo spreco dei farmaci considerando quanti in Italia non possono permetterseli. Secondo Aifa ogni anno gettiamo nella spazzatura un chilo di medicinali. Il danno economico è di 2 miliardi l’anno per lo Stato e, in media, di 400 euro a famiglia. 

 

Gian Piero Personè