È un fenomeno diffuso da tempo quello dei “guardamacchine” a Lecce ma, negli ultimi tempi, anche per l’aumento dei turisti, ha assunto dimensioni esasperanti. Decine di segnalazioni da parte di automobilisti allo Sportello dei Diritti hanno rivelato un livello di indignazione sempre più alto e una cresciuta invadenza degli stessi parcheggiatori abusivi, soprattutto in alcune aree della città scarsamente illuminate e controllate. È quanto accaduto ad esempio qualche giorno fa ai danni di un gruppo di turisti abruzzesi che sono stati letteralmente inseguiti e costretti a versare un “obolo” ad alcuni soggetti, tra cui una donna, che controllavano il parcheggio nelle vicinanze del Cimitero di Lecce.
Il Codice della Strada prevede una sanzione pecuniaria, elevata dall’ultima legge, da 1.000 a 3.500 euro. Tale provvedimento, per molte di queste persone spesso nullatenenti, non costituisce un deterrente, mentre ha invece una certa forza dissuasiva la confisca delle somme indebitamente percepite e la presenza delle Forze dell’ordine come della Polizia Municipale riduce sensibilmente il fenomeno.
In alcune città come Napoli sono state avviate recentemente (e con buoni risultati) vere e proprie operazioni di Polizia per contrastare il fenomeno, applicando la nuova normativa sulla sicurezza urbana prevista dalla Legge 18 aprile 2017, n. 48. Si spera che anche la città di Lecce segua l’esempio.
Pasquale De Santis