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Palazzo Orsini, opposizioni all’attacco

Una delibera dell’assessore Spoti fa alzare le barricate all’opposizione e rompe il fragile equilibrio tra i consiglieri di maggioranza e la capogruppo Udc, Federica Franco
 
Nel mirino delle opposizioni la delibera portata in Consiglio comunale dall’assessore all’urbanistica, Carmine Spoti. Delibera che ha incontrato la disapprovazione della capogruppo Udc, Federica Franco, con toni accesi che hanno portato alla rottura, all’interno della maggioranza, sul secondo punto all’ordine del giorno relativo alle modifiche al Piano Energetico Comunale. Un emendamento della Franco, sul Pec, che bacchettava pesantemente consiglieri e giunta, ha rotto gli argini di quella che da tempo era una convivenza difficile. 
Si è aperto un problema politico di non poco conto. Parole grosse erano volate nella riunione di maggioranza che ha preceduto il Consiglio e durante l’assise la Franco, stizzita, ha precisato “di non temere la minaccia di essere espulsa dalla maggioranza perché viene da chi è in evidente conflitto di interessi”. La delibera ‘incriminata’ era già stata portata in Consiglio comunale a fine luglio ed emendata. Quindi le D2 mantenevano la volumetria residenziale prevista dalle Nta, su pressione delle opposizioni e delle stesse fibrillazioni interne alla maggioranza. L’emendamento mise d’accordo tutti, ma nel frattempo l’Amministrazione comunale si è accorta che era viziato da un errore. Secondo l’assessore Spoti, era stata abbattuta al 25% la volumetria per le abitazioni anche in un’area che già nelle Nta era previsto fosse del 50%. Così l’assessore Spoti ha riproposto, nell’ultimo Consiglio comunale, la delibera come era stata pensata e scritta prima dell’emendamento. 
Le opposizioni collegano questa delibera a un indirizzo di cambio di destinazione d’uso di una vasta area, circa 24 ettari, da D3 a D2: da insediamento artigianale a produttivo. Quindi hanno fatto due più due ritenendo che il tutto sia stato pensato per aumentare sulle ex D3 le volumetrie residenziali. Secondo le opposizioni, la maggioranza doveva limitarsi a correggere l’errore materiale, senza cogliere l’occasione al balzo per “far rientrare dalla finestra quello che non era entrato dalla porta” questa la sintesi del consigliere Pdl, Antonio Pepe. Il capogruppo del Pdl, Maurizio Fedele ha rimarcato che “si stanno favorendo gli interessi di pochi”. La capogruppo del centrosinistra, Daniela Vantaggiato, ha chiesto a più riprese che fosse “corretto solo l’errore materiale”. 
 
Maddalena Mongiò