Il piano terra della residenza di Girolamo Comi, ora di proprietà della provincia di Lecce, sarà una biblioteca affidata in comodato d’uso alla Regione per 10 anni
Rivitalizzare e rendere fruibile la cultura attraverso ciò che meglio la rappresenta: questo il punto focale dello schema di accordo siglato tra Regione Puglia e Provincia di Lecce per la valorizzazione delle biblioteche, dei musei e delle pinacoteche della provincia e dei beni culturali in essi contenuti. In base all’accordo, la Provincia di Lecce concederà alla Regione Puglia in comodato d’uso gratuito immobili di sua proprietà, tra questi spicca Palazzo “Girolamo Comi” a Lucugnano, per la parte destinata a biblioteca del piano terra. Con l’accordo, di durata decennale, si punta a inserire questi luoghi di cultura nel circuito del Polo museale della Regione Puglia, con l’obiettivo di favorire la costruzione di un sistema regionale dei musei, delle biblioteche e dei luoghi di cultura, capace di dialogare con le strutture periferiche dello Stato in materia di beni culturali, uniformare gli standard dei servizi, mettere a valore il grande patrimonio di beni, di conoscenze e di esperienze delle Province in una politica unica e coordinata di valorizzazione e fruizione.
Nella controversa vicenda che ormai da tempo coinvolge la proprietà del letterato salentino, questo sembra per il Comitato Pro Palazzo Comi “Casa della Cultura”, impegnato a scongiurare l’ipotesi di una sua assegnazione a privati, un primo passo per dirimere la questione che ruota proprio attorno al suo affidamento. Rimane tuttavia aperta la querelle sulla biblioteca del fondo Comi ubicata al primo piano dell’edificio.
In base all’accordo siglato, oltre a Palazzo Comi saranno immessi ne circuito anche altri immobili di proprietà della Provincia ex Collegio Argento, in viale Gallipoli a Lecce, per la parte destinata a sede del Museo “Sigismondo Castromediano”, alla pinacoteca e per quella destinata a sede di parte della Biblioteca “Nicola Bernardini”; ex Convitto Palmieri, in piazza Carducci a Lecce, per la parte destinata a sede della Biblioteca “Nicola Bernardini”. La Provincia di Lecce, in quanto ente proprietario di questi beni, se ne riserva comunque l’utilizzo per l’assolvimento dei compiti e delle funzioni che le sono propri e per il perseguimento dei propri obiettivi statutari, compatibilmente con l’uso concesso alla Regione con l’accordo, anche attraverso iniziative dalla stessa patrocinate.
M. Maddalena Bitonti