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L’Ordine dei Medici di contro il Direttore Generale della Asl

Dopo la proposta del dg Stefano Rossi di attivare reparti ospedalieri “a gestione infermieristica”

Di seguito l’intervento integrale del dottor Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce:

“Apprendiamo, non senza grande stupore, alcune dichiarazioni rese alla stampa dal Direttore Generale dell’ASL Lecce Stefano Rossi.

In esse si afferma – a proposito delle carenze degli organici Medici – che “bisognerebbe ragionare sull’ampliamento del novero delle competenze dei professionisti sanitari non medici, più facilmente reperibili sul mercato”. “Stiamo elaborando – propone il DG – un progetto per l’attivazione di un reparto a gestione infermieristica per la presa in carico di pazienti”.

Se vi sono pochi Medici, la soluzione appare piuttosto semplice: possono essere sostituiti da un surrogato Medico, “più facilmente reperibile”, meno impegnativo dal punto di vista economico. Le competenze non sono adeguate? Anche questo può essere facilmente risolto! Si può “collaborare con Unisalento – dove da poco si è intrapreso il Corso di Laurea infermieristica – per un piano di studi che vada nel senso di maggiori competenze” degli infermieri professionali.

In questo modo, sfruttando il disagio dei Medici, immaginati socialmente e culturalmente soggiogati e silenziosi, si creerebbero confusioni di ruoli e professionalità, antagonismi e competizioni, mentre la realtà quotidiana ci vede a fianco, lavorando duramente e in sintonia con tutte le professioni sanitarie, con ruoli diversi, ma con pari dignità.

La realtà è molto diversa: secondo la Commissione U.E. e secondo il CREA (Centro di Ricerca Economica Applicata in Sanità) la carenza dei Medici in Italia è di 30.000 unità, ma quella degli Infermieri Professionali raggiunge 250.000 unità!

Quando ci si renderà conto di ciò, ci sarà qualcuno che progetterà reparti gestiti da OSS?

Oggi manca un numero adeguato di Infermieri nei reparti ospedalieri e la qualità dell’assistenza erogata è sempre più carente, anche la presenza degli infermieri nel territorio è assolutamente insufficiente nel nostro territorio!

Eppure il Direttore Rossi pensa di far fronte alla mancanza dei medici con gli infermieri che al momento sono carenti?

Siamo convinti che più che avventurarsi in fantasiosi progetti (che non forniscono risposte alla qualità della cura ricercata dal cittadino), sarebbe meglio impegnarsi per rendere le nostre due professioni – quella del medico e dell’infermiere – attrattive! Sarebbe meglio potenziare il numero di questi professionisti da formare sulla scorta di una idonea programmazione, a cui il direttore generale sicuramente può contribuire! La cattiva programmazione ha prodotto questa disastrosa carenza e conseguentemente la non ottimale assistenza ai cittadini,

Si tratta, cioè, di dare risposte positive, migliorative, unitarie per il rispetto che si deve ai cittadini e agli operatori sanitari, al fine di evitare nel nostro territorio che la grave crisi che il Sistema Sanitario sta vivendo e che si aggraverà nei prossimi 3-4 anni, possa determinare – attraverso una conseguenziale carenza di assistenza – il crollo del Sistema”.

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