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“Ogni pietra azza parite”, per un mare accessibile anche ai malati di Sla

Domenica 12 aprile in programma a Calimera un evento della comunità “Io Posso” per realizzare a San Foca un accesso facilitato per disabili 

 

Una squadra di volontari, pronti a dare voce alle esigenze delle persone affette da Sclerosi laterale amiotrofica, danno appuntamento domenica 12 aprile dalle 15.30 alle 20 in piazza del Sole a Calimera con l’intento di raccogliere fondi per realizzare a San Foca un accesso al mare per disabili. L’evento, dal titolo “Ogni pietra azza parite” (ossia “ogni pietra alza un muro”), nasce grazie alla sinergia con 2HE Center for human health and environment, l’associazione sportivo dilettantistica “La Mandra” e la Pro Loco di Calimera. 

Chiunque lo desidera può partecipare all’iniziativa portando con sé una pietra precedentemente decorata, scolpita e resa più bella per donarla ai volontari, i quali la utilizzeranno come gadget per la raccolta fondi a favore della comunità “Io Posso”. Inoltre una giuria decreterà la più bella pietra decorata, che diventerà simbolo del progetto mentre il vincitore godrà per una settimana di un ombrellone al Lido Solero, offerta dalla ditta “Marullo Costruzioni”. 

“Io Posso” è una comunità che supporta e rende possibile la realizzazione di imprese che possono sembrare di difficile attuazione per chi vive questa malattia. Si propone di migliorare la qualità delle giornate di quelle persone che, pur affette da Sla o altre malattie invalidanti, non sono autosufficienti, ma vogliono, come tutti, soddisfare i propri bisogni, realizzare le proprie aspirazioni, esaudire i propri desideri. Quest’ultima è nata per iniziativa di Gaetano Fuso, calimerese di 38 anni, che dal 2014 soffre di Sla. In particolare il progetto “Tutti al mare… per chi ci sta e con la Sla!” ha fine di realizzare una terrazza attrezzata che ospiti persone affette da malattie neuro-degenerative. Questa malattia non conosce tregua, pian piano inabilita il corpo senza intaccare il cervello lasciando così l’ammalato cosciente. Ovviamente una scritta non basta, sono gli ausili, l’ambiente favorevole, l’assistenza, l’affetto della famiglia e delle persone care. 

 

Federbalneari: “Favorevoli all’iniziativa e pronti a offrire consulenza” 

 

L’iniziativa di Gaetano Fuso “Tutti al mare… per chi ci sta e con la Sla!” promossa dalla sua comunità “Io Posso”, al fine di realizzare una spiaggia attrezzata per persone affette da Sla sul litorale di San Foca è ben accolta da Federbalneari, che si propone di fornire consigli utili alle associazioni coinvolte. Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari Salento, in tal senso ricorda l’ingarbugliatissima situazione dello stabilimento comunale presso la marina leccese di San Cataldo, “Lido Salapia”, aperto nel 2010 e chiuso nel 2013 per occupazione abusiva di spazio demaniale. Anche in quel caso la struttura era stata realizzata principalmente per accogliere persone con handicap fisico. “Tuttavia -afferma Della Valle- tutti gli stabilimenti in Puglia sono dotati di ausilio per chi è diversamente abile. È chiaro che chi soffre di Sla ha bisogno di strutture particolari e non bisogna guardare solo alla singola giornata in spiaggia ma a fattori e condizioni plurime: per questo occorre organizzare workshop e incontri con esperti del settore sia balneare che medico. Noi come Federbalneari siamo a favore di queste iniziative purché tutto venga svolto correttamente”. 

 

Gian Piero Personè