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Obiettivo Salento

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Il Salento sta attraversando una stagione di grande vitalità. A dispetto della globalizzazione, la ricerca, che affonda le radici in una tradizione fino a ieri poco considerata, ci ha consegnato un modello culturale che fa dell’identità non solo una bandiera, un fattore di orgoglio, ma soprattutto un volano di sviluppo. È un pensiero nuovo che in varie forme, dalla gastronomia, alla tradizione musicale, alle varie produzioni cinematografiche, ha rimesso al centro il Salento e rilanciato un’immagine dello stesso positiva rendendolo una realtà conosciuta in Italia e al di fuori dei confini nazionali. I paesaggi costieri, la gastronomia succulenta, il barocco leccese, le masserie, i muretti a secco: il Salento con i suoi elementi distintivi e inconfondibili ha fornito al grande schermo svariate “location”, ma anche un retaggio culturale affascinante che affonda le sue radici in un passato antichissimo di danze, di suoni, sapori.
Ma nonostante abbia registrato negli ultimi anni un trend di turisti in crescita questo bellissimo lembo di terra ancora stenta a decollare ancorato ad una stagionalità polarizzata solo sui mesi estivi. Il Salento è associato, infatti, solitamente all’idea di una vacanza balneare e, d’altra parte, è questa l’immagine che propongono i tour operator; una condizione questa, che ne riduce fortemente l’attrattività, ponendola peraltro, in competizione con altre destinazioni balneari che, relativamente a questo tipo di turismo, possono far leva su una capacità attrattiva di ben altro livello.
Eppure la penisola salentina non ha niente da invidiare, e nessuna zona d’Italia ha un’offerta turistica straordinariamente più ricca e varia. Il nostro territorio, in effetti, si caratterizza per una variegata offerta di prodotti turistici, un serbatoio di immagini e situazioni non ancora inflazionate da un’era globale in cui tutto è soggetto a leggi di omologazioni spesso troppo semplicistiche e riduttive. Sono presenti  concrete potenzialità, opportunità e risorse in cui le nuove spinte della domanda possono trovare risposte di pregio. Ma ad un’offerta variegata deve corrispondere un’offerta di qualità e il Salento purtroppo presenta ancora delle zone d’ombra che penalizzano di non poco la sua visibilità. Mi riferisco in particolare ad un deficit infrastrutturale che ostacola enormemente la crescita turistica del nostro territorio. Il Salento soffre una marginalità nei confronti di altre destinazioni turistiche che in termini di arrivi e di presenze  vantano un primato mondiale.
I tour operator hanno evidenziato un forte interesse per le attrattività turistiche salentine, ma le stesse molte volte sono escluse dai loro pacchetti di offerta per l’handicap della loro perifericità. Oggi il Salento non può più aspettare. La concorrenza è agguerrita. È importante un lavoro che coordini insieme Istituzioni e protagonisti della scena economica locale verso un obiettivo comune.
Bisogna abbandonare ogni forma di individualismo e protagonismo passivo che hanno fino ad oggi caratterizzato il modo di fare di molti operatori imprigionando il Salento in una rete di idee frammentate e non condivise. Non si tratta di organizzare costose campagne pubblicitarie, ma di adottare una strategia di comunicazione integrata che investe tutti i canali informativi, dai media al passaparola, dalla produzione cinematografica e letteraria all’organizzazione di eventi e manifestazioni che hanno a soggetto il territorio o di cui il territorio costituisce lo sfondo scenografico.
Serve di più da parte di tutti; mettere in atto piani di azione di interesse comune attraverso l’effettiva collaborazione tra comuni dell’area, enti pubblici, Camera di Commercio, Regione Puglia, Provincia di Lecce e operatori del settore turistico allo scopo di garantire un incremento del fenomeno turistico attraverso l’individuazione di azioni necessarie ad un’ottimizzazione dei servizi di accoglienza e allo scopo di individuare, coinvolgere e sensibilizzare le risorse umane e finanziarie presenti sul territorio, al fine di attuare strategie a medio e lungo termine per uno sviluppo turistico coerente e sostenibile.

Leonardo Lanzilao
Consulente in Comunicazione e Marketing territoriale