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Nulla l’elezione del Presidente del Consiglio

Nuovo colpo di scena a Palazzo Orsini. Intanto, non si placano le polemiche dopo lo sfortunato avvio dell’amministrazione Coluccia
 
Ore convulse per la maggioranza: il primo Consiglio comunale è da rifare. Dopo i rilievi mossi da un consigliere di opposizione, le forze politiche dell’amministrazione Coluccia si trovati con una patata bollente in mano. Un brutto inciampo o, secondo i ben informati, una trappola tesa da una parte della maggioranza per lanciare un messaggio al sindaco. 
Secondo lo statuto comunale vigente, l’elezione del Presidente del Consiglio comunale è, in prima votazione, a maggioranza assoluta e in seconda tornata con il maggior numero di voti; in caso di parità si intende eletto il consigliere più anziano di età. Nel Consiglio comunale di giovedì 20, è stato eletto Cosimo Marra con 10 voti utili, 10 schede bianche e un voto per Andrea Maio. In sintesi, al presidente sono mancati tre voti dalla maggioranza ma, soprattutto, un voto in più per ottenere la maggioranza assoluta. Per la prossima settimana sarà convocato un nuovo Consiglio comunale, ma è vivo il dibattito sulla lettura politica di questo imbarazzante stop che non ha precedenti e, essendo generato da un errore grossolano, non è neppure contemplato dalla legge. Non sono mancate le critiche al segretario generale, Augusto Calabretti presente in Consiglio con la sua vice, Elvira Pasanisi. Il segretario generale è chiamato a una serie di compiti delicati tra cui l’assistenza giuridico-amministrativa, nei confronti degli organi politici e gestionali, sulla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto e ai regolamenti. 
Secondo una prima ricostruzione la presenza delle schede bianche ha generato l’errore di interpretazione. Le forze di opposizione, Pdl e Pd, dichiarano lo sconcerto per l’irrituale circostanza e denunciano la necessità della città di essere amministrata. Ovviamente ci sono i problemi giuridico-istituzionali da dipanare. Al presidente è attribuito, tra gli altri compiti, il potere di convocazione del Consiglio comunale. Essendo illegittima l’elezione di Cosimo Marra a Presidente, chi convocherà il prossimo? E gli atti di quella prima seduta sono legittimi? Le ipotesi al vaglio sono diverse. Potrebbe essere il consigliere anziano, Antonio Pepe, a convocare il Consiglio, ma è allo studio la possibilità di convocazione dello stesso Marra non essendo stata dichiarata nulla la sua elezione. Davvero un bel rompicapo. 
 
Maddalena Mongiò