Cerca

Niente sgombero per i Rom di Campo “Panareo”

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il Comune ha deciso di non dare seguito all’ordinanza di abbattimento delle venti “campine” abusive. Ora si attendono soluzioni definitive 
 
Niente sgombero, ma anche una soluzione ancora lontana per le famiglie Rom del Campo “Panareo”. Venti famiglie avrebbero infatti dovuto abbandonare le “campine”, le baracche fatte di mattoni e tende, perché dichiarate inagibili da Asl e Vigili del Fuoco. Dopo numerose polemiche, il Comune di Lecce ha deciso di non dare seguito all’ordinanza di abbattimento delle venti abitazioni fuori norma, assumendosi la responsabilità di eventuali problemi, ma la situazione resta sospesa. I rappresentanti del campo e le associazioni che ne difendono i diritti sono pronti ad impugnare l’ordinanza comunale di fronte al Tar, guadagnando tempo, ma nell’ultimo incontro a Palazzo Carafa è arrivata solo la conferma che la soluzione abitativa per le famiglie sotto sfratto ad oggi non esiste. Il Comune, infatti, non dispone dei fondi per terminare i lavori avviati nel Campo, che hanno già portato all’acquisto di prefabbricati e alla costruzione di alcuni appartamenti. Per questo venti delle vecchie case sono ancora in piedi, ma del tutto abusivamente. Per risolvere il problema, gli abitanti del Campo si sono detti disposti a frammentare il loro gruppo, purché il Comune abbandoni l’idea di sistemarli in altre roulotte che protrarrebbero il loro stato di precarietà. Sull’argomento sarà convocato un nuovo tavolo tra istituzioni, ma nel frattempo il futuro del Campo sarà oggetto anche della riunione dei Piani Sociali di Zona dell’Ambito Territoriale Sociale di Lecce che si terrà il 1° marzo. 
Il sindaco Paolo Perrone intanto accusa la Regione. “Siamo stati lasciati soli”, ha detto Perrone. “La regione metta a disposizione risorse adeguate, facendo seguito alle dichiarazioni di intenti formulate nei giorni scorsi”. Perrone non ci sta ad accollarsi per intero la responsabilità dei problemi del Campo. “La Regione non è un bancomat -gli risponde la vicepresidente Loredana Capone-. Nell’incontro in Prefettura ho annunciato al Comune un bando regionale che uscirà entro poche settimane sulla misura Legalità e Sicurezza, con cui si affidano ad ogni Ambito di Piano di Zona 700mila euro. L’Ambito di Lecce potrà decidere se accedere a quelle risorse per i problemi degli abitanti del Campo Rom”. Pronta le replica di Perrone: “Non abbiamo chiesto niente di più di quello che la vicepresidente Loredana Capone aveva espressamente dichiarato pochi giorni fa durante il vertice in Prefettura. La Regione può contare su disponibilità di risorse economiche in materia attraverso i finanziamenti comunitari legati a progetti di inclusione sociale”. 
La questione continua intanto a dividere l’opinione pubblica. Insieme al centrosinistra cittadino, anche Carlo Salvemini, nelle settimane scorse aveva preso posizioni molto nette nei confronti delle politiche dell’ente ed oggi suggerisce a Perrone la soluzione adottata in Lombardia per affrontare il problema abitativo delle famiglie Rom. “Con una convenzione tra Prefettura, Comune di Milano e organizzazioni di volontariato, è stata prevista l’assegnazione di case popolari escluse dalla disciplina dell’edilizia residenziale pubblica allo scopo di destinarle a quelle fasce di popolazione connotate da particolari fragilità. Una categoria nella quale -prosegue l’ex consigliere oggi promotore del laboratorio cittadini Lecce2.0dodici- sono rientrate alcune famiglie che abitano nei campi regolari”. 
 
Alessandra Lupo