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Nardò, la “città-cantiere”

A breve grandi progetti urbanistici per l’edilizia privata e pubblica

 

Mentre in città continuano le polemiche sugli eterni lavori nel centro storico, l’amministrazione Vaglio, appoggiata e spronata in tal senso persino dall’opposizione, si accinge a varare nuovi grandi piani costruttivi. Nardò si predispone dunque a diventare un grande cantiere a cielo aperto, almeno nelle intenzioni di alcuni.
Innanzitutto si parte dall’edilizia privata. Il neoacquisto della maggioranza, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Fracella, ha accolto a braccia aperte le richieste del consigliere d’opposizione Walter Mirarco a favore di un rilancio del settore dell’edilizia abitativa, approfittando delle nuove disposizioni governative e regionali in materia. L’esponente di Io Sud si è impegnato personalmente a portare avanti, presso l’Assessorato all’Urbanistica e gli uffici tecnici, le istanze dei consiglieri di opposizione e c’è da credere che non saranno molti gli ostacoli in tal senso. A quanto pare, inoltre, i cantieri privati non saranno gli unici a punteggiare il territorio urbano neretino. Proprio in questi giorni, infatti, Gustavo Petolicchio, nuovo assessore all’Urbanistica, ha preannunciato un piano di interventi volti a sanare le difficili situazioni in cui versano alcune importanti arterie stradali. Già in queste ore, per porre rimedio ad alcune emergenze scattate con le prime piogge, sono stati avviati dei lavori di rappezzatura del manto stradale. Da dicembre, tuttavia, secondo quanto confermato dallo stesso primo cittadino Antonio Vaglio, gli interventi saranno sistematici ed interesseranno, principalmente, le circonvallazione cittadina.
I propositi sembrano dei migliori, ora si aspettano i fatti. La città resta in attesa dell’effettiva realizzazione di questi progetti, senza tuttavia abbassare la guardia nei confronti di interventi urbanistici “invasivi” o di un’edilizia facile e spregiudicata che, già in passato, ha causato brutture di ogni sorta. Lo scopo principale è che lo sviluppo economico che si lega al mattone e all’asfalto non diventi la causa di un nuovo degrado urbano.

 

Alessio Palumbo