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Monte dei Paschi di Siena, rischio licenziamento per 400 lavoratori leccesi?

Il Piano quadriennale varato dall’azienda non convince i sindacati, che reclamano maggior considerazione da parte dell’azienda 

 

Il rischio di licenziamenti presso la filiale leccese del Monte dei Pachi di Siena non è da escludere. Sono 400 coloro che vedono minacciato il proprio posto di lavoro, si tratta specificamente di addetti al back office che, tra l’altro, non godono di un contratto pubblico. La notizia è giunta dopo la presentazione del Piano quadriennale, che prevede l’affidamento in esterno dell’attività grazie alla cessione di un ramo d’azienda, senza che sia stato indicato il possibile acquirente. 

I sindacati sono sul piede di guerra, indispettiti dall’atteggiamento del Gruppo senese. “Durante l’assemblea unitaria sentiremo i lavoratori, il percorso verrà fuori dal loro mandato -ha dichiarato Paola Boccardo, segretario provinciale di Fisac-Cgil-. Ciò che più ci preoccupa è proprio il Piano quadriennale, in quanto orientato quasi esclusivamente sulla riduzione dei costi, del personale e, conseguentemente, dei diritti reali. Basti pensare alla disdetta del contratto integrativo aziendale -ha proseguito Boccardo-, il tutto è poi complicato dalla crisi e dall’inefficienza del fondo di solidarietà a sostegno del reddito a causa della mancanza dei decreti attuativi. Non sono pessimista, anzi. Sono ottimista per natura, ma anche realista. L’azienda prenda atto dello stato di agitazione e della vertenza. Deve cominciare a trattare riconoscendo i diritti dei lavoratori e le prerogative del sindacato. Una cosa, però, è certa: i sindacati sono pronti a dar battaglia, siamo determinati contro ogni tipo di esternalizzazione, assolutamente. Se l’azienda volesse esternalizzare -ha concluso-, ci sarà una dura battaglia, e la vertenza non potrà che andare avanti”.

Sulla vicenda è intervenuta la deputata del Pd, Teresa Bellanova, che ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri del Lavoro e dell’Economia, Elsa Fornero e Vittorio Grilli nella quale ha chiesto di intervenire dando seguito agli accordi sottoscritti in sede ministeriale, affinché si riesca a trovare tempestivamente una soluzione proficua per i lavoratori del settore del credito interessati da questo riordino. “Il nostro Paese si trova a vivere una condizione di crisi economica finanziaria ed occupazionale seria -ha affermato la Bellanova-, che certamente investe gruppi aziendali e l’intero comparto economico finanziario, ma che purtroppo fa sentire i suoi effetti più devastanti prevalentemente sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie”.

 

Francesco Covella