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Malumori nella maggioranza per la lottizzazione della “costa dei Cafari”

Perplessità di Sel attorno all’ennesimo progetto di cementificazione della costa: un insediamento alberghiero a pochi passi da Portoselvaggio 
 
Tiene banco in città la “questione Cafari”, un progetto di insediamento turistico-alberghiero nei pressi di Torre Inserraglio, in un lembo di territorio di straordinaria valenza ambientale come quello del Parco naturale di Portoselvaggio. Accade infatti che l’iter riguardante la proposta di lottizzazione dell’area, presentata quasi dieci anni fa ed oggi come ieri sostenuta da gran parte della maggioranza, stia incontrando le preoccupazioni di qualcuno. In una lettera indirizzata ai dirigenti provinciali e regionali del partito e all’assessore regionale all’Urbanistica Angela Barbanente, la sezione neretina di Sel si dichiara contraria ad un progetto della cui entità parlano i numeri: 60 ettari di terreno, oltre 500 residenze e un complesso abitativo di circa 2mila unità. 
Il pensiero corre dritto alle recenti cronache giudiziarie: un intero villaggio turistico a Porto Cesareo, il residence di lusso “Punta Grossa”, sequestrato dalla Guardia di Finanza. Lottizzazione abusiva a scopo edilizio, il reato ipotizzato. Risultato: 129 persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta, amministratori cesarini compresi. Tornando al piano urbanistico in località “Cafari”, l’area su cui dovrebbe sorgere il villaggio turistico è molto vicina al sito archeologico di “Serra Cicora”. Località, quest’ultima, di pregevole interesse sul piano storico, ma purtroppo anch’essa minacciata, diversi anni fa, dalla costruzione di un porto turistico. Al punto che Ermete Realacci, presidente nazionale di Legambiente, all’epoca dichiarò senza mezze misure: “Cari neretini, perché non archiviate questo progetto balordo e vi convocate a breve per discutere piuttosto dell’ampliamento dell’area protetta marina alla zona di Portoselvaggio?”. 
Nel corso degli anni i 23 chilometri di costa neretina hanno subito vari interventi di cementificazione, e tuttora perseguono i tentativi di proseguire nell’impresa. “Riteniamo -proseguono da Sel- che il Piano Regolatore Generale, che pure prevede la lottizzazione dell’area descritta, sia ormai obsoleto, considerato il mutato orientamento di tutta la politica regionale che pone la tutela paesaggistica in primo piano rispetto alle altre politiche di sviluppo agricolo, economico, edilizio e turistico. Si segnala inoltre che l’esperienza derivante dalla limitrofa lottizzazione di Torre Inserraglio ha insegnato alla collettività locale che spesso, dietro la dichiarata finalità turistico ricettiva, si nasconde in realtà la costruzione di villette a vendere utilizzate come seconde case”. 
Oltre ad un’accesa discussione su temi delicati che riguardano ambiente e legalità, la vicenda “Cafari” potrebbe provocare anche altri strascichi nella compagine guidata dal sindaco Marcello Risi: Sel infatti è partito organico alla maggioranza e conta a Palazzo Personé un consigliere comunale e l’Assessorato all’Ambiente. C’è da scommettere pertanto che la questione non si archivierà facilmente. 
 
Stefano Manca