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Macculi: Il nuovo Piano d’Ambito rivoluzionerà l’Ato Le/2

Il presidente dell’Ato L/e2 Silvano Macculi ha presentato recentemente il nuovo Piano d’Ambito. Estensione della raccolta differenziata a tutti i comuni, miglioramento l’impianto di Melpignano, realizzazione delle isole ecologiche: questi i punti principali del documento

 

Il presidente dell’Ato Le/2 e coordinatore delle Ato di Puglia, Silvano Macculi (nella foto), ha presentato lo scorso sabato 29 agosto, presso la Sala Conferenza Stampa del Palazzo Adorno a Lecce, il nuovo Piano d’Ambito della stessa Ato Le/2: si tratta del documento programmatico che analizza il contesto attuale riguardo la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, per stabilire le azioni da mettere in atto per passare dalla raccolta tradizionale stradale al porta a porta diffuso e per completare tutta l’impiantistica in corso di realizzazione, così da eliminare il servizio di discarica e passare a lavorazione, trattamento e valorizzazione dei rifiuti.
Nello specifico, il Piano d’Ambito parte da una situazione di contesto in cui 32 comuni hanno già attivato la gestione unitaria del servizio di raccolta differenziata con il porta a porta spinto, il quale ha dato nei primi tre mesi una media del 25%. Per Macculi si tratta di “un ottimo risultato e nel Piano si prevede anche come agire per attivare il servizio restanti 14 comuni dell’Ato Le/2”. Il neoassessore ai Servizi Finanziari ha spiegato anche come il documento stabilisce la realizzazione di 48 isole ecologiche, cioè degli ecocentri, uno ogni 5mila abitanti, all’interno dei quali verranno predisposti dei contenitori in cui conferire tutte le tipologie dei rifiuti, differenziati e non. Al momento l’Ato Le/2 ne ha realizzati otto e ne ha sei in corso di realizzazione. I restanti verranno finanziati coi fondi Por. Tra i punti salienti anche la questione dell’impianto di Melpignano: “Il piano -spiega Macculi- ha preso atto in questi primi tre mesi di funzionamento della raccolta differenziata spinta dell’insufficienza di questo impianto per la lavorazione di tutti i rifiuti prodotti dalla raccolta differenziata e questo perché è stato realizzato molti anni fa e quindi si è rivelato sottodimensionato. È previsto quindi un suo ampliamento e una sua efficace modernizzazione”.
Una particolare novità stabilita nel piano è il passaggio dalla tassa sui rifiuti alla tariffa. Ad oggi, la prima viene commisurata solo sulla base dei metri quadri, mentre per la nuova tariffa si calcolerà non solo la metratura, ma anche il numero dei componenti delle famiglie e i comportamenti incentivanti delle stesse. “È molto importante questo ultimo punto -continua il presidente dell’Ato Le/2-. Chi, ad esempio, ritirerà la compostiera domestica per smaltire la frazione umida nel proprio giardino, non presenterà fuori dalle proprie abitazioni un grosso quantitativo di rifiuti. Per queste famiglie è previsto uno sconto sulla tariffa. Allo stesso modo, gli ecocentri verranno informatizzati per stabilire una premialità per coloro che vi conferiranno i loro rifiuti. Parte di questo Piano d’Ambito è già stata realizzata ed è previsto quindi il suo completamento. La sua approvazione è importante, perché tutto il suo programma verrà finanziato coi Por 2007-2013”.
Macculi poi spiega come questo documento fosse già pronto da più di un mese: “Il 14 luglio scorso i tecnici dell’Ato si sono recati presso il nucleo di valutazione dei Por per verificare la possibilità di organizzare per ogni Aro un impianto di grossa taglia 3 e di media taglia 1 di 15 mila tonnellate o se invece era consentito solo la realizzazione di impianti di piccolissima taglia di 3 o 4 mila tonnellate, come previsto nell’azione dei Por. I tecnici sono stati rinviati a settembre e quindi con sorpresa ci siamo ritrovati commissariati i primi di agosto. Come prevedeva la delibera, entro 8 giorni abbiamo presentato le nostre memorie ricordando che erano stati loro a rinviarci a settembre e quindi abbiamo approvato il piano nel Cda dell’Ato e lo trasferiremo presto in Regione”.
L’ex sindaco di Botrugno conclude poi difendendo le Ato: “Vendola ha purtroppo provocato molti problemi al Salento, perché ha firmato in ritardo i contratti per la realizzazione degli impianti, i quali, di conseguenza, non sono funzionanti dopo la chiusura delle discariche. Inoltre, non ha rispettato l’impegno di mettere una quota parte per il 2008 di 7 milioni di euro per coprire l’incremento dei costi conseguente. Le Ato Le/2 e Le/3 sono state invece premiate da Legambiente, Regione e Anci Puglia come le migliori a livello regionale e visti gli ultimi positivi risultati, dal 12% al 25% di raccolta differenziata negli ultimi mesi, lo saranno anche quest’anno”. D’altronde le Ato sono enti voluti e istituiti dalla legge: il decreto Ronchi, il T.U. 156/2006, i decreti di Fitto prima e Vendola poi, nonché l’U.E.”.      (A. C.)