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Ma quale oasi? San Vito è un acquitrino. Il progetto del parco lo farà rinascere”

In posizione diametralmente opposta al Forum Ambiente e Salute è il primo cittadino di Sanarica: “Fino a un anno fa in quell’area pascolavano le pecore e i bambini giocavano rischiando di farsi del male” 
 
A difendere a spada tratta il progetto di rinascita della cava dismessa in località San Vito è Vittorio Aprile, 63 anni, dal 2009 sindaco del Comune di Sanarica. E respinge le accuse di rischio ambientale ed ecosistema in pericolo. In quest’intervista spiega come il progetto sia stato approvato da tutti gli organi preposti e sia rispettoso dell’ambiente. 
Sindaco Aprile, il progetto parla di riutilizzo ecosostenibile della cava dismessa. Eppure ambientalisti e Movimento 5 Stelle si sono rivolti all’Autorità di Bacino e alla Regione Puglia per scongiurare rischi all’ecosistema. Come mai?
Si tratta di un’opera che prevede il risanamento e il riutilizzo ecosostenibile di una cava dismessa che si trova a San Vito. Abbiamo previsto anche accessi ciclo-pedonali, prati e aree alberate, un’area pic-nic ed un’area giochi dedicata ai bambini. Francamente non so di cosa parlino gli ambientalisti. Il piano è stato redatto seguendo tutte le regole possibili e immaginabili. Leggo addirittura di oasi e laghi da difendere. Non so a quali oasi e a quali laghi si riferiscano queste persone. Su quali basi fanno tali affermazioni? Al contrario, in quell’area sorgerà un lago proprio grazie a questo progetto. 
Nessun rischio reale per l’ambiente naturale, quindi?
Vi invito ad andare a San Vito e verificare di persona lo stato dell’area di cui stiamo parlando. Vi renderete conto della situazione. Lasciate stare le immagini che vengono diffuse da chi ha organizzato la protesta. Glielo ripeto: non ci sono attualmente oasi, né laghi da preservare! A meno che non si voglia definire lago un acquitrino. Non è nelle mie intenzioni entrare in polemica con gli ambientalisti, sarebbero discorsi inutili. Ricordo a voi e ai vostri lettori che fino ad un anno fa in quell’area pascolavano i greggi di pecore e vi giocavano i ragazzini, correndo il rischio di farsi del male. Non c’era nient’altro! 
Qual è la posizione dell’assessore Regionale al Territorio, Angela Barbanente?
La Regione Puglia e gli uffici preposti sono ovviamente informati man mano di tutti i passaggi. Da Bari seguono le fasi di avanzamento di questo progetto e non ci segnalano problemi di alcun tipo. Noi per primi pretendiamo che tutto sia realizzato rispettando le normative vigenti. 
Un compromesso con le associazioni ambientaliste, insomma, sembra lontano. 
Non ci sarà nessun compromesso. E lo sa perché? Perché abbiamo valutato ogni situazione prima di agire. A questo progetto non manca nulla. Le faccio un esempio: ci hanno sconsigliato di cementificare l’area, invitandoci a ricorrere a strutture in legno. È esattamente quello che stiamo facendo. La salvaguardia ambientale è nei nostri programmi. Se questo progetto avesse qualche falla non sarebbe stato approvato dagli organi competenti. Il nostro non vuole essere un rifiuto al dialogo, anzi! Non siamo né contro gli ambientalisti né contro la Regione, come vorrebbe far credere qualcuno. Stiamo tutelando l’ambiente nel migliore dei modi e soprattutto abbiamo ascoltato e stiamo ascoltando tutti prima di agire.
 
Stefano Manca