Cerca

“Ma l’erosione costiera rimane il problema principale”

La denuncia di Carlo De Iaco, titolare del lido “Fico d’India” agli Alimini, pesantemente danneggiato dall’erosione, tra difficoltà economiche e assenza delle istituzioni

 

Tra gli imprenditori operanti nel settore continua a suscitare perplessità e allarme l’annosa questione relativa all’erosione delle coste dove sorgono i lidi turistici, in particolare quelli che sorgono sul litorale degli Alimini. Le previste opere di ripascimento non sono state purtroppo attuate e l’economia turistica di quest’area ne ha risentito. Ciò accade in un territorio che, a differenza di altre regioni italiane “concorrenti”, non riesce a dare il via ad un adeguato progetto di interventi, peraltro più volte elaborato a tavolino. Tra gli imprenditori danneggiati dall’erosione anche Carlo De Iaco, titolare del lido “Fico d’India”.

De Iaco, come si è presentato il suo stabilimento all’inizio della trascorsa stagione estiva?

Purtroppo le mareggiate dell’autunno e dell’inverno scorso hanno provocato danni indifferenti alla mia struttura e a quella dei miei colleghi. Riguardo la mia attività, ho dovuto rinunciare a ben 55 posti con ombrelloni; il mio stabilimento è stato realizzato con una disponibilità di 70 ombrelloni, ma l’erosione costiera ha ridotto il numero solo a 15. Anche gli altri lidi a me vicini, però, sono stati danneggiati in maniera proporzionalmente simile.

Come hanno reagito i suoi clienti, soprattutto quelli abituali?

Ovviamente non abbiamo potuto accontentare tutti e molti di loro hanno scelto di cambiare completamente zona, abbandonando Alimini. I clienti del litorale nord sono infatti abituati a sistemarsi nelle primissime file degli ombrelli, quelle cioè più a ridosso del mare; non trovando posti disponibili hanno preferito rivolgersi ad altre località salentine, piuttosto che sistemarsi nel litorale sud di Alimini, caratterizzato da stabilimenti più ampi e con maggiore calca di persone.

Quindi il danno economico è stato piuttosto ingente?

Il mio stabilimento ne ha risentito in maniera evidente e il numero di ombrelloni persi ne è la dimostrazione lampante. Posso però dire che il flusso turistico diretto in tutto il territorio di Otranto è stato molto intenso, forse anche maggiore rispetto alle scorse stagione. Il problema dell’erosione costiera rimane però una piaga da debellare assolutamente. 

Per la prossima stagione sono stati finalmente previsti interventi di ripascimento?

Al momento non è stato previsto alcun progetto e nel frattempo le mareggiate di ottobre hanno provocato già i primi danni. Il sindaco di Otranto Luciano Cariddi è favorevole ad attuare le opere necessarie, ma da solo non può fare nulla. Serve l’impegno dei nostri rappresentanti istituzionali che finora si sono limitati soltanto a delle fugaci comparsate.