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“Lune d’Acaya”, spettacoli e sapori sotto le stelle

Musica, danza, teatro, mostre, artigianato e tutti i gusti e i profumi della tradizione della cucina contadina, in “sinergia” nella bella cornice del borgo fortificato del castello di Acaya 
 
Da ombelico del mondo e sede di importanti incontri e convegni internazionali a splendida location per la rappresentazioni di arti e spettacoli. Il castello fortificato di Acaya apre nuovamente i suoi spazi ad un evento che caratterizza l’estate salentina, offrendo parentesi di musica, danza, mostre, artigianato e di immancabili sapori della cucina nostrana. Dal 6 al 10 agosto ritorna per la seconda edizione “Lune d’Acaya”, evento che con il sottotitolo di “Suoni in movimento, itinerari d’arte e sapori di Puglia”, inquadra a meraviglia le principali peculiarità di una regione sempre più centro del Mediterraneo e terra di passaggio. 
“Lune di Acaya” si sviluppa attraverso cinque notti, nelle quali artisti di strada si incrociano con grandi nomi dello spettacolo e l’artigianato si sposa con la gastronomia. Molti i nomi di richiamo che si sui alterneranno sui vari palchi del caratteristico borgo.Sul Terrazzo del castello si alternano spettacoli di danza illuminati dagli accenti appassionati del violoncello di Redi Hasa; la straordinaria voce di Ninfa Gianuzzi che anima la Cantiga de la Serena, e la proiezione di “Danze di Palloni e Coltelli”, documento filmico di Chiara Idrusa Scrimieri che recupera le tradizioni tutte salentine dei palloni di carta votivi lanciati nel cielo e la danza-scherma. Non mancano le performance con i fiati Giorgia Santoro, i violoncelli di Paolo Damiani e le percussioni di Vito De Lorenzi ed i virtuosi “Arpeggi di luna” del violino di Francesco del Prete.
Nella centrale piazza di Largo Castello risuonano invece i brani del “Baciu nvelenatu” degli Zimbaria, del “Nuovomondo” di Antonio Castrignanò, del “Taranta Container” dei Nidi d’Arac e del “Focu d’amore” del Canzoniere Grecanico Salentino, mentre le sonorità etniche si ascoltano con i live degli “zingari del Sud” Guappecartò e con l’anima africano-mediterranea degli Abash. Tra le altre, riecheggeranno, anche, le voci “tarantate” e “pizzicate” di Alessia Tondo, Enza Pagliara ed Anna Cinzia Villani. In dialetto salentino, infine, si ride con il cabaret “casa e chiesa” delle Ciceri e Tria. 
“Lune d’Acaya” investe anhce la piazzetta del Borgo, e qui non mancheranno ancora le suggestioni della musica popolare, con le ronde e le tamurriate improvvisate dagli stessi spettatori. All’ombra del castello, invece, nella fitta rete di vie e nel fossato scavato nella roccia, si sviluppano le aree dedicate al raffinato artigianato, ai preziosi laboratori e al patrimonio enologico e gastronomico, una delle grandi ricchezze della regione, anche nella sua versione biologica.
Nel pomeriggio del 7 e 8 agosto, a pochi chilometri dal borgo dell’Acaya, nell’oasi riserva Wwf delle Cesine, si svolgerà infine il “Primo raduno delle danze popolari”, affiancato dalla possibilità di escursioni, birdwatching, gare di aquiloni, trekking, biking e da vari tornei sportivi. “Lune d’Acaya” si chiuderà con il magico spettacolo dei palloni di carta, piccole mongolfiere votive lanciate verso la luna dalla terrazza del Castello. 
Per visionare il programma completo o per info consultare il sito www.lunedacaya.it o contattare il numero telefonico 0832.330555. 
 
Daniele Greco