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L’ultima corsa

Trenitalia annuncia nuovi ed “inevitabili” soppressioni di treni a lunga percorrenza che, a partire dal 12 dicembre prossimo, penalizzeranno ancora una volta il Sud: rischiano infatti di essere cancellate 31 tratte, 8 delle quali da e per Lecce. Nel coro unanime di proteste contro tale decisione, l’assessore regionale ai Trasporti Guglielmo Minervini annuncia battaglia e sottolinea come questa vicenda è “la metafora di un’Italia a due velocità” 
 
La “smobilitazione” di Trenitalia in Puglia e nel Salento continua incessante. Con uno stillicidio (è il termine più usato nei commenti politici e non) lento ed inesorabile che potrebbe rendere ancora più concreta l’opzione isolamento di questa parte del Mezzogiorno d’Italia dal resto della penisola. Un isolamento, tra l’altro, già avviato da queste parti negli scorsi anni con la soppressione ed il declassamento di molti treni a lunga percorrenza che proprio a Lecce avevano stazione capolinea. 
La notizia ormai è di pubblico dominio. A partire dal 12 dicembre, Trenitalia ha annunciato nuovi pesantissimi tagli ai treni a lunga percorrenza, una scure che inesorabile si abbatterà sulla Puglia, sulla Sicilia e sulla Calabria, regioni che già da un punto di vista geografico scontano evidenti disagi. È la risposta operativa che le Ferrovie dello Stato hanno fornito a fronte del drastico ridimensionamento delle risorse garantite (o meglio non garantite) dallo Stato nell’immediato per il 2012. 
In tutto il Meridione sono destinate a sparire ben 31 corse, e tra queste i Frecciargento Lecce-Roma e i Frecciabianca Bari-Milano (e viceversa). Ridimensionamenti vistosi riguardano le tratte targate Eurostar Lecce-Milano delle 7 e gli Espressi 951/956 Lecce-Roma via Taranto, che diventano periodici alla pari dell’Intercity Notte giornaliero Lecce-Roma. Con destinazione capitale, con questa tratta, ora si potrà partire solo la domenica, mentre la corsa di discesa è prevista solo per il venerdì. 
Le sezioni meridionali delle sigle sindacali parlano, appunto, di uno “stillicidio che comporterà, oltre a una contrazione del personale occupato, una ulteriore riduzione di servizi essenziali per i passeggeri e, soprattutto, l’aumento delle distanze fra il Mezzogiorno e il resto del Paese”. Già si parla di responsabilità. La prima, evidente secondo le organizzazioni sindacali, è di Trenitalia “che non investe nel Sud e ragiona come una società privata che pensa solo al profitto”; la seconda colpisce invece il Governo nazionale, il quale “attraverso i tagli delle risorse fino al 70%, marginalizza le aree deboli privandole di qualsiasi prospettiva di sviluppo”. 
Da Trenitalia pronta è scattata la giustificazione a tale decisione, dovuta al fatto che il Ministero dei Trasporti ha chiesto un ridimensionamento di determinati collegamenti, evidentemente a beneficio di altri e più lontani lidi. 
La protesta si espande intanto a macchia d’olio. E come in Sicilia, in Calabria e nel resto della Puglia, anche nel Salento si alzano le prime voci che testimoniano il malcontento. Sul web è già comparsa una pagina-petizione (“no al taglio dei treni da e per la Puglia” ospitata su Firmiamo.it) che attraverso le firme “virtuali” degli internauti si rivolge a “Trenitalia, al nuovo Governo e a chiunque possa ricondurre la situazione -è proprio il caso di dirlo- sui binari dell’efficienza e della modernità”. Venerdì 18 novembre, invece, l’appuntamento del primo sit-in scatterà in mattinata presso la Stazione ferroviaria di Lecce. È qui che sindacati, pendolari, cittadini e politici locali manifesteranno il loro dissenso all’ennesimo taglio che penalizza un territorio per molti aspetti già isolato e sempre più esposto ai rischi di una “secessione”. 
Questo è l’elenco delle principali tratte che saranno cancellate dai terminali nelle stazioni del sud Italia: 
Intercity notte 782 Reggio Calabria (13.55) – Milano (8.20);
Intercity notte 785 Milano Centrale (23.00) – Reggio Calabria (18.05);
Exp notte 891 Roma Termini (22.25) – Reggio Calabria (6.35);
Exp notte periodico 1665 Torino Porta Nuova (21.45) – Reggio Centrale (12.25);
Exp 1926 Palermo Centrale (14.32) – Milano Centrale (10.30);
Exp 1927 Milano Centrale (20.15) – Palermo Centrale (15.40);
Exp 1943 Torino Porta Nuova (20.05) – Palermo Centrale (17.40);
Exp notte 1951 Roma Termini (20.00) – Siracusa (7.00);
Exp notte 1964 Siracusa (22.00) – Roma Termini (9.00);
ES 9380 periodico Reggio Calabria (16.35) – Roma Termini (23.15);
ES 9386 periodico Reggio Calabria (16.25) – Roma Termini (23.15);
Exp notte 1641 periodico Milano centrale (22.15) – Crotone (13.50);
Exp notte 1644 periodico Crotone (18.25) – Milano Centrale (10.05);
IC 99061 periodico Roma Termini (12.39) – Palermo centrale (23.59);
IC 99062 periodico Palermo Centrale (12.00) – Roma Termini (23.21).
ES City 9816 Lecce (07.00) – Milano (16.25); 
Exp 951/956 Lecce – Roma via Taranto (diventa periodico);
ICN 788/789 Lecce – Roma (fino ad ora giornaliero, scenderà il venerdì e salirà la domenica);
ES Frecciargento 9352/9359 (Lecce – Roma).
ES City periodici Frecciabianca (9828 Bari – Milano e 9817 Milano – Bari).
 
Daniele Greco