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Luci e ombre d’estate

Anche quest’anno il Salento sarà la meta preferita dei vacanzieri italiani e stranieri, grazie ad un’offerta turistica che non ha eguali in Italia. Eppure il nostro territorio rimane penalizzato da una carenza cronica di servizi (in particolare i trasporti) a causa di istituzioni poco attente alle sue necessità. In compenso il Ministero dell’Interno invierà a breve 54 nuovi poliziotti per garantire maggiore sicurezza nelle località balneari  

 

L’estate 2016 conferma il trend degli ultimi anni: in migliaia saranno i turisti che, guadagnate faticosamente le meritate vacanze, verranno in Terra d’Otranto per sfuggire all’afa delle grandi città, al calore degli uffici, alla routine della quotidianità e per immergersi nelle acque cristalline di una terra baciata da due mari. E le cifre che si prevedono lasciano ben sperare gli operatori turistici locali, già da diverse settimane impegnati a fronteggiare al meglio l’ondata di arrivi da ogni parte d’Europa e d’Italia. 

Le previsioni meteo, d’altronde, sono incoraggianti e parlano dell’estate più calda degli ultimi anni. Allora cosa c’è di meglio di un bel tuffo in mare, con una nuotata rigenerante annessa o un giro in barca, oppure ancora il relax assoluto su una comoda sdraio, bevanda fresca in mano da gustare sotto l’ombrellone? E al calar del sole balli sfrenati, divertimento, tanta buona musica dal vivo per rallegrare le vacanze. 

Il Salento è dunque pronto all’accoglienza, come sempre, anzi cercando di fornire servizi migliori e adeguati alle più disparate esigenze del turista italiano o straniero che sia. Come ogni anno, focus d’attenzione su Lecce, ovviamente, con tappe obbligatorie e nasi all’insù alla scoperta delle straordinarie bellezze del barocco, e poi Otranto, Castro, Santa Maria di Leuca, Porto Cesareo, Torre Lapillo, Santa Caterina per arrivare sino a Gallipoli, punto di riferimento privilegiato per chi voglia conciliare la bellezza delle coste, la limpidezza del mare con il divertimento più sfrenato offerto da locali e discoteche tra le più ricercate dell’estate italiana. Una serie infinita di eventi tra musica, pizzica con la Notte della Taranta culmine dei ritmi danzanti d’agosto, sagre per ogni palato e per ogni sapore.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Tutto straordinariamente, eccezionalmente bello. Se non fosse che arrivare in Salento continua a restare un’impresa: biglietti aerei super costosi, specie se si voglia affrontare un viaggio last-minute, treni ad alta velocità presenti solo nel week-end e tutti esauriti da settimane, autobus pubblici e treni locali funzionanti a singhiozzo, con ritardi non segnalati e disservizi vari. Anche questo è Salento. 

 

Frecciarossa solo nei week-end e bus insufficienti: il dilemma dei trasporti 

 

Problema annoso e che puntualmente si ripete ogni estate è quello legato alla difficoltà di raggiungere una terra meravigliosa come il Salento. Ancor prima di programmare la vacanza, occorre programmare per bene il modo migliore per raggiungere un territorio che manca quasi completamente dei collegamenti necessari per accogliere adeguatamente e civilmente le migliaia di turisti che invadono le coste adriatiche e ioniche. L’assenza di treni ad alta velocità come il Frecciarossa, relegato a pochi viaggi soltanto nel fine settimana, ovviamente con prenotazioni andate puntualmente a ruba, è un chiaro esempio di malfunzionamento del sistema a cui va a sommarsi il lento declino delle ferrovie locali per portare i turisti dalla stazione di Lecce ai Comuni più “periferici”. 

Per non parlare dei costi esorbitanti per chi intende prendere l’aereo per venire giù in Salento: per viaggi economici bisogna prenotare con mesi di anticipo, quando le ferie sono ancora un’idea priva di qualsiasi certezza. In vista della stagione estiva il prezzo dei voli schizza alle stelle in maniera vertiginosa, nemmeno si dovesse affrontare un viaggio transoceanico. Poi, una volta arrivati finalmente in Salento per spostarsi ci si affida ai bus pubblici, solitamente troppo pochi per accontentare tutte le richieste, con conseguenti ritardi, fermate saltate, proteste a ripetizione. Ultimo caso quello del “Salentoinbus” che, a stagione non ancora entrata nel pieno, rischia di doversi fermare a causa delle reiterate violenze fisiche e morali che gli autisti subiscono in prima persona dagli utenti a motivo di un servizio che non sempre è ritenuto all’altezza. 

Della vicenda se ne lamentano anche le diverse fazioni politiche, che pure dovrebbero agire concretamente per cercare di risolvere la questione. Ultimo spunto al dibattito lo ha dato il consigliere regionale Sergio Blasi secondo cui “il peggio che si possa fare in Puglia, e nel Salento in particolare, è abbandonare a sé stessi i turisti, sia dal punto di vista dei trasporti, che da quello dei servizi di orientamento e informazione. Purtroppo è quello che sta accadendo in questo inizio di stagione. Abbiamo bisogno di persone al lavoro a tempo pieno sul settore del turismo. Di tutto questo però, a un anno dall’insediamento della nuova Giunta regionale, non c’è traccia. Anzi, sta accadendo il contrario, come con la chiusura degli open days”. 

 

Caro ombrellone, quanto mi costi…

 

Tra gli inconvenienti in cui può incorrere il turista che ha appena messo piede sui lidi salentini c’è quello di un probabile rincaro degli ombrelloni. Stando alle stime formulate dall’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, un po’ in tutta Italia quest’anno si verificherà un aumento dei costi di ombrelloni, lettini e servizi vari: la Puglia, in particolare, fa registrare un’impennata del 3,8%, attestandosi intorno ai 27 euro al giorno (come in Calabria), per poi salire fino ai vertici raggiunti dalla Sardegna, con un +5,2% rispetto al 2015. Fa eccezione proprio Gallipoli, la località più economica dove, secondo Adnkronos e Sib, si va da 6 euro a un massimo 15 euro per ombrellone, lettino e ingresso, con il prezzo di una sdraio aggiuntiva che è di circa 4 euro. 

In media si calcola che per trascorrere una giornata in spiaggia una famiglia di quattro persone arrivi a spendere anche 60 euro tra parcheggio e accesso al lido, sdraio, ombrellone, lettino e cabina. Notizia degli ultimi giorni, poi, quella secondo cui l’assessorato al Demanio della Regione Puglia ha ripristinato perentoriamente l’accesso libero alla costa per tutti i cittadini: ovviamente si tratta solo dell’accesso alla battigia, mentre si pagano regolarmente i vari servizi messi a disposizione dai lidi. 

 

Alessio Quarta