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L’ospedale “San Giuseppe” chiude? Poco male, c’è sempre quello di Copertino

Dopo il sindaco Risi finisce sotto accusa il vicesindaco Falangone, reo di aver “abdicato” a favore del nosocomio di Copertino 
 
Tutt’altro che rassegnati gli animi attorno alla chiusura del “San Giuseppe Sambiasi”, nonostante il de profundis che pare sia stato pronunciato proprio dal vicesindaco neretino Carlo Falangone nei giorni scorsi. In un Consiglio comunale nella vicina Copertino infatti il numero due di Risi ha dichiarato che Nardò “ha messo da parte ogni campanilismo a favore di un’organizzazione ospedaliera efficiente, efficace e di qualità”. Tradotto, Nardò accetterebbe la chiusura del suo nosocomio a favore della “salvezza” della struttura copertinese. 
Pronto il chiarimento di Falangone: “Il sottoscritto ha sempre difeso e difenderà in tutte le sedi istituzionali le prerogative e i diritti della cittadinanza di Nardò. Nel mio intervento ho solo affermato che Nardò, lungi dal nutrire sentimenti di invidia, è ben felice di potere contare, nel proprio territorio, su strutture di eccellenza in grado di fornire prestazioni sanitarie di qualità”. Ma il chiarimento non basta a evitare le reazioni. Pippi Mellone, esponente di Fli, ricorda a Falangone che “le esigenze dei neretini di rivedere il Piano della Salute non sono frutto di campanilismo ma dettate dalla necessità di avere un sistema sanitario utile ai cittadini e non alla politica, e questo non può che passare attraverso la riapertura dell’Ospedale di Nardò”. 
Un’altra tegola dunque si abbatte sul centrosinistra cittadino. Nei giorni scorsi infatti il Comitato Cittadino “Spes Civium” aveva affermato che sindaco e amministratori locali non hanno mosso un dito per salvare l’ospedale, né organizzando un consiglio comunale in cui si deliberasse all’unanimità la comunione d’intenti contro il Piano di Riordino Ospedaliero, né facendo pervenire al Consiglio di Stato di Roma documenti ed allegati del ricorso ad adiuvandum già presentato da “Spes Civium” (passaggio indispensabile che solo il Comune poteva attuare).  
 
Stefano Manca