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L’inglese Jamie Moul trionfa sull’erba dell’Acaya Open

Il Challenge Tour ha registrato la tappa nel Salento. Tra gli italiani il primo è Alessandro Tadini 
 
GOLF Il Salento si scopre capitale del golf, grazie al percorso del DoubleTree by Hilton Acaya Golf Club (par 70) di Vernole. Una struttura capace di ospitare il Challenge Tour ed il Pilsner Urquell Pro Tour vinto dall’inglese Jamie Moul (nella foto), vincitore con 272 colpi (65-71-71-65) dell’Acaya Open. Il 27enne di Chelmsford ha conquistato il suo primo titolo nel circuito con un parziale di 65 colpi che gli ha permesso di superare in extremis lo spagnolo Jorge Campillo (273 – 69-69-67-68), agganciato in seconda posizione con un birdie sull’ultima buca dal sudafricano Branden Grace (68-73-68-64). 
Moul, leader nei primi due turni, è stato sorpassato nel terzo di Campillo. Questi, dopo aver condotto per quindici buche, ha commesso un grave errore alla 16 (doppio bogey), lasciando strada all’inglese in rimonta con tre birdie e che poi si è concesso anche il lusso di un errore sul green finale. Quarto posto con 275 per l’argentino Daniel Vancsik, vincitore dell’Open d’Italia nel 2009, quinto con 276 per il francese Victor Riu e sesto con 277 per il portoghese Ricardo Santos.
Il migliore tra i nove giocatori italiani che hanno superato il taglio (30 al via su 152 concorrenti provenienti da 24 nazioni) è stato Alessandro Tadini, 15° con 283 colpi (73-72-67-71). 
Moul, che ha avuto un assegno di 25.600 euro su un montepremi di 160mila euro, ha detto a caldo: “Mi sento sulla luna. Mi è stato utile il lavoro di ieri in campo pratica, con il quale ho ritrovato il ritmo giusto e il resto lo ha fatto il putter. È stato decisivo l’eagle alla prima buca, che mi ha aiutato a risolvere i problemi di tensione”.