Il documento, elaborato per risanare il bilancio comunale, dovrà ora passare al vaglio della Corte dei Conti
Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta odierna la riformulazione della manovra di riequilibrio varata ai sensi dell’articolo 243-bis del TUEL dal Consiglio comunale nel gennaio 2019 e non approvata dalla sezione Puglia della Corte dei conti nel dicembre 2021, che la ritenne non sufficiente a dare soluzione in maniera efficace allo squilibrio economico finanziario. La riformulazione della manovra di riequilibrio è stata resa possibile dal Patto con il Governo, che il Comune di Lecce ha sottoscritto nel dicembre 2022, accedendo a questa possibilità nel rispetto delle indicazioni venute dall’esecutivo. La manovra approvata dal Consiglio sarà ora nuovamente sottoposta all’analisi della sezione regionale della Corte dei conti per l’approvazione.
“Rafforziamo il percorso di risanamento del bilancio del Comune con una manovra che ci consentirà anche l’assunzione di 49 unità di personale, per dare forza ed efficacia all’attività amministrativa e dare seguito al più imponente piano di investimento pubblico sulla città degli ultimi 40 anni, con circa 123 milioni di euro di risorse da impiegare – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – la manovra di riequilibrio è un atto di responsabilità nei confronti delle amministrazioni che verranno dopo di noi e delle generazioni future, che abbiamo scelto di tutelare muovendoci in questi anni tra numerose strettoie e dolorosi risparmi di spesa. Anni nei quali, nonostante tutto, siamo riusciti a garantire servizi, a non tagliare la spesa sociale, a fare fronte agli ingenti debiti verso i creditori, a migliorare gli indici di salute dei nostri conti, a salvare la Lupiae Servizi, che oggi è in attivo, e a pubblicizzare Sgm. Siamo fiduciosi sul giudizio che la Corte dei conti vorrà dare del nostro lavoro, perché abbiamo approvato una manovra credibile, frutto del lavoro del settore economico-finanziario del Comune di Lecce, che ringrazio. Nei prossimi anni vogliamo tener fede al risanamento e, grazie ad una gestione oculata, liberare risorse per garantire ai cittadini servizi sempre migliori”.
Possibilità di aumento dell’addizionale comunale Irpef, potenziamento della pianta organica per raggiungere gli obiettivi del Pnrr e migliorare la capacità di riscossione, riduzione dei costi relativi all’erogazione dei servizi, riorganizzazione dei servizi a domanda individuale, miglioramento generale delle entrate dell’Ente sono tra gli impegni assunti per conseguire l’obiettivo del risanamento dei conti.
Come è noto, attualmente il disavanzo del Comune di Lecce ammonta a circa 64 milioni di euro. Per farvi fronte ogni anno l’ente accantona circa 6,5 milioni di euro per effetto di tre diverse manovre. Due approvate nel 2015 (riaccertamento straordinario dei residui, accesso al Fondo Fal per la liquidazione dei debiti) e una nel 2019 (manovra di riequilibrio ai sensi del 243-bis). Per la copertura del rischio derivante da crediti di dubbia esigibilità, sono accantonate ogni anno in un apposito Fondo, l’FCDE, risorse per circa 14 milioni di euro, sottratte alla spesa corrente.
Negli anni dal 2019 al 2023 il Comune di Lecce ha onorato gli impegni relativi al rientro dal disavanzo e migliorato decisamente la gestione economico finanziaria, che oggi risulta virtuosa: dal punto di vista della cassa, in positivo per 39 milioni di euro al 31 dicembre 2022; della tempestività dei pagamenti delle fatture di fornitori di beni e servizi, con un indicatore di tempestività relativo all’esercizio 2022 di 43,0296 giorni; della “pulizia” del bilancio da crediti datati, con la sterilizzazione di tutti i crediti più vecchi di cinque anni; del riconoscimento di debiti fuori bilancio, per 19 milioni di euro, importo significativamente ridotto grazie ad accordi transattivi con i creditori; del risanamento dei conti della società partecipata Lupiae Servizi spa, il cui bilancio è in attivo e non necessita più delle periodiche ricapitalizzazioni che negli anni passati hanno gravato sul bilancio del Comune; della pubblicizzazione dell’azienda di trasporto Sgm spa, i cui profitti potranno essere investiti nelle politiche di mobilità.
La manovra di riequilibrio ai sensi del 243-bis del TUEL che è stata rimodulata da parte dei servizi economico finanziari si articola in tre parti: una sezione preliminare che definisce e conferma la durata quindicennale dell’accordo (dal 2019 al 2033), precisando che eventuali margini migliorativi delle finanze dell’Ente saranno impiegati per decurtare le quote di disavanzo più distanti nel tempo, con l’obiettivo di accorciare la durata della manovra stessa; una sezione, la prima, nella quale è illustrata la causa dello squilibrio dei conti del Comune di Lecce attraverso la successione dei più significativi fatti contabili degli ultimi anni; la seconda sezione, dedicata ai provvedimenti di risanamento che per effetto dell’approvazione della manovra rimodulata scatteranno dall’esercizio 2024.
Si parte dall’innalzamento dello 0,4 per cento dell’aliquota Irpef applicata in maniera progressiva ai redditi superiori ai 28mila euro isee annui. Le risorse rivenienti saranno utilizzate per finanziare l’assunzione di personale e scongiurare il rischio del dissesto organizzativo. Il Comune di Lecce, infatti, oggi può contare su 356 dipendenti invece dei 715 che il Ministero dell’Interno indica come fabbisogno per i comuni della corrispondente classe demografica. Il Piano prevede l’assunzione a tempo indeterminato di 49 unità di personale e la progressione verticale da B a C e da C a D di 16 unità già in servizio. Il potenziamento della pianta organica è fondamentale anche per far fronte alle procedure che porteranno nei prossimi anni circa 123 milioni di euro di investimenti pubblici da parte del Comune, grazie alle risorse del Pnrr e del Cis.
Altro obiettivo della manovra, il miglioramento della capacità di riscossione delle imposte, con il raggiungimento della soglia di almeno il 71 per cento dell’accertato. Una azione che produrrebbe un duplice vantaggio: l’aumento delle risorse riscosse e la diminuzione del Fondo crediti di dubbia esigibilità, con conseguente liberazione di economie per la spesa corrente e possibilità di ridurre l’aumento dell’addizionale IRPEF.
Sul fronte della riduzione della spesa nell’erogazione dei servizi, il Comune di Lecce punta su diverse azioni: proseguire nella virtuosa gestione della tesoreria comunale, che grazie alla cassa positiva ha già prodotto una riduzione cospicua dei canoni; assegnare dal giugno 2023 il servizio di custodia e pulizia dei bagni pubblici oggi svolto con contratto di servizio; introdurre dal 2024 il servizio della notifica digitale per tributi e sanzioni, in sostituzione della notifica analogica; continuare a ridurre le spese per fitti passivi relativi alle sedi comunali, con il completamento del piano di trasloco degli uffici che ha già prodotto con il trasferimento in immobili comunali delle sedi dei Lavori Pubblici, Tributi e Urbanistica un risparmio di 190mila euro l’anno e che prevede a breve il trasferimento da sedi private prese in affitto verso immobili comunali anche del settore Ambiente e dell’archivio storico comunale; il potenziamento dei sistemi elettronici di rilevazione delle infrazioni – telecamere Ztl e autovelox sulle tangenziali al termine della riqualificazione – che garantiranno maggiori entrate all’ente per circa un milione l’anno.
In ultimo c’è il miglioramento della copertura dei costi dei servizi a domanda individuale oggi garantiti dal Comune ai cittadini che ne fanno richiesta. Tra le azioni previste, il passaggio alla gestione in concessione del nido “Il cerbiatto” dal 2024, l’aumento della copertura dei costi del servizio mensa scolastica – oggi al 54 per cento – con la tariffa piena di 5 euro al giorno per gli utenti con Isee maggiore ai 25mila euro o non residenti, la rimodulazione delle tariffe per il servizio di trasporto scolastico, con nuove soglie di esenzione parziale e azioni per l’aumento dell’utenza e una restrizione dei criteri di concessione gratuita dei teatri cittadini; i servizi cimiteriali, i cui costi non sono aggiornati dal 2001, subiranno l’adeguamento Istat corrispondente al periodo, garantendo le esenzioni totali ai redditi bassi; per gli impianti sportivi si procederà alla rimodulazione del contratto di custodia sottoscritto con Lupiae Servizi e all’adeguamento delle tariffe a partire dal 2024; tariffe aggiornate anche per l’affitto delle sale comunali e dei servizi relativi ai matrimoni civili.
Un insieme di azioni, dunque, che nei prossimi anni consentirà al Comune di Lecce di fare fronte alle quote di disavanzo da corrispondere, migliorare la propria efficienza, generare le economie necessarie per abbreviare il percorso di risanamento e recuperare una piena capacità di utilizzo di risorse oggi bloccate o destinate a coprire il divanzo.