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Le strategie adottate per l’ingresso clandestino

Per entrare in Puglia, gli irregolari adottano alcune strategie particolari. Si tratta di espedienti e stratagemmi grazie ai quali cercano di farla franca e sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Questi i più diffusi:
Uso di documentazione falsa Interessa soprattutto i porti di Bari e Brindisi, che assicurano regolari collegamenti con paesi considerati a rischio sotto il profilo della immigrazione clandestina, quali Turchia, Albania, Macedonia.
Sostituzione di persona Viene utilizzata da cittadini stranieri appartenenti a paesi soggetti a regime di visto per l’ingresso, che tentano di eludere i controlli alla frontiera esibendo un documento autentico ma intestato ad altra persona, approfittando della somiglianza dei propri tratti somatici con quelli del reale intestatario.
Occultamento all’interno di Tir o altri automezzi I clandestini viaggiano nascosti all’interno di intercapedini o di spazi ricavati nella struttura o nel carico degli automezzi. In genere per la nostra regione si è trattato di popolazione di etnia curda o albanese.
Occultamento a bordo di pescherecci o di altri natanti diversi da quelli di linea La tecnica consiste nel trasportare clandestini occultati in vani appositamente ricavati nelle strutture del natante, in modo da renderne difficile la loro individuazione. Dopo i controlli di frontiera, i clandestini vengono fatti sbarcare a piccoli gruppi nelle ore serali o notturne.
Falsa attestazione della qualità di marittimo L’espediente viene adottato da cittadini stranieri che dopo essersi procurata la documentazione falsamente attestante lo status di “marittimo” si imbarcano con la compiacenza del comandante della nave. Giunti al porto di destinazione gli stessi chiedono il rilascio dello “shore pass”, ed ottenuto il permesso di sbarcare, anziché rientrare a bordo alla scadenza, si dileguano.

 

Daniele Greco