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L’Apt per la tutela di Porto Badisco

L’Azienda di Promozione Turistica di Lecce rilancia la proposta di istituire il  Parco archeologico di Porto Badisco
 
L’idea lanciata dal direttore della soprintendenza archeologica di Puglia Mariantonia Gorgoglione di istituire un parco archeologico sulla Grotta dei Cervi di Porto Badisco ha trovato il pronto rilancio delle istituzioni e degli enti locali salentini. E tra i primi a considerare la proposta come strategica per lo sviluppo dei flussi turistici è stata l’azienda di promozione turistica della Provincia di Lecce. L’idea del Parco, però, per la commissaria dell’Apt, Stefania Mandurino, “non è sufficiente  a preservare l’integrità ambientale di tutta l’area di Badisco. L’area comprende infatti non solo il complesso carsico, esteso circa tre chilometri, ma anche i canaloni, il villaggio neolitico con fondi di capanna, le cavità, le biodiversità, la fauna ‘relitta’ racchiusa nel ‘Cunicolo dei Diavoli’, a ridosso della spiaggia di Badisco, e la flora endemica dell’estesa foresta mediterranea”. Per questo, aggiunge la Mandurino, “bisogna sostenere anche la proposta del sindaco di Maglie, Antonio Fitto, di tutelare la Valle dei Cervi attraverso il riconoscimento dell’Unesco; e quella del sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, di allestire una mostra permanente sulla Grotta dei Cervi da ubicare nel castello aragonese della Città dei Martiri. È opportuno -sostiene ancora la commissaria dell’Apt- discutere e ricercare il consenso più ampio su tutte le iniziative riproposte a quarant’anni dalla scoperta di questo inestimabile tesoro naturale, iniziative su cui si sono espressi favorevolmente l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Dario Stefàno; il  presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone; l’assessore provinciale alla Cultura, Simona Manca, e i sindaci di Maglie, Otranto e Uggiano La Chiesa”.
A tal fine, l’Apt di Lecce propone l’apertura di un “Tavolo per Badisco” per mettere a punto con la Soprintendenza Archeologica di Taranto, Università del Salento, Enti, Associazioni culturali e Gruppi speleologici del Salento, ogni iniziativa idonea sia alla tutela della  “Grotta”, sia al pieno utilizzo dell’intera valle in chiave turistica e di ricerca speleologica.
Intanto si muove anche la Provincia di Lecce. L’ente di Palazzo dei Celestini, per iniziativa del vicepresidente della Provincia ed assessore alla cultura Simona Manca ha convocato per mercoledì 28 aprile prossimo (alle 12.30 nella sede della vicepresidenza a Palazzo Adorno) un incontro tra i soggetti interessati atto ad individuare le modalità di intervento sul bene storico e archeologico tra i più importanti del patrimonio salentino nonché uno dei più grandi santuari preistorici dell’Italia meridionale.
 
Daniele Greco