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La storia fa Sistema

Sarà inaugurato sabato 19 dicembre il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo, progetto di valorizzazione del patrimonio storico del territorio che in tre anni ha coinvolto l’Amministrazione comunale, l’Università del Salento e le Soprintendenze ai Beni Archeologici e Architettonici. Ora turisti e studenti potranno fruire al meglio di beni quali il Parco dei Guerrieri, il Museo Archeologico di Vaste e la Cripta di Santa Maria degli Angeli (solo per citare i principali) 

 

I palazzi gentilizi, i centri storici, i luoghi di culto, le testimonianze storico-archeologiche, le aree naturali: tutti i beni dell’inestimabile patrimonio culturale di Poggiardo e Vaste entrano in rete diventando un unicum, il Sistema Museale. L’ambizioso progetto del Comune di Poggiardo, partito nel 2012 con l’accesso al finanziamento previsto da un bando regionale, vedrà finalmente la luce sabato 19 dicembre, alle 16.30, con la sua presentazione ufficiale presso il Palazzo della Cultura. L’obiettivo principale del Sistema Museale di Vaste e Poggiardo è quello di valorizzare il patrimonio storico, culturale, artistico, archeologico e naturale dei due centri salentini, così da diventare il più importante attrattore turistico del Comune, nonché tra i principali e strategici di tutto il territorio provinciale. 

Finanziato coi Fondi europei P.O. FESR 2007-2013, il Sistema Museale è il frutto della collaborazione tra Comune di Poggiardo, Università del Salento, Sovrintendenze ai Beni Archeologici e Architettonici e Centro di Educazione Ambientale (Cea), ente gestore del SMVP.

Questo traguardo non sarebbe però stato raggiunto senza il relativo bando “Riqualificazione e valorizzazione del sistema museale” elaborato dalla Regione Puglia in base al quale ammontavano a 26,6 milioni di euro le risorse destinate ai Comuni vincitori del bando, di cui circa 500mila euro concessi al Comune di Poggiardo che ne ha aggiunti 50mila in cofinanziamento. E alla presentazione ufficiale del Sistema Museale di Vaste e Poggiardo parteciperà proprio Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, che saluterà i presenti dopo il sindaco Giuseppe Colafati. Saranno però numerosi i relatori partecipanti all’evento: Loredana Capone, assessore regionale alla Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali, Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce, Luigi La Rocca, soprintendente ai Beni Archeologici della Puglia, Vincenzo Zara, rettore dell’Università del Salento, Mario Lombado, direttore del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, Francesco D’Andria, professore emerito dell’Università del Salento, Giovanni Mastronuzzi, responsabile scientifico del Sistema Museale (Università del Salento), Manuela De Giorgi, docente di Storia dell’Arte Medievale dell’Università del Salento, Antonio Fitto, presidente del Cda del Cea “Serre Salentine”, Luigi Contino Circolone, direttore Generale del Cea “Serre Salentine”. L’incontro sarà moderata da Laura Riccetti, giornalista del Tg5 e titolare di un B&B a Vaste. 

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.sistemamusealevastepoggiardo.it.

 

Giuseppe Colafati: “Uno strumento fondamentale per la crescita del territorio”

 

Un lavoro lungo e faticoso durato più di tre anni, con la consapevolezza di aver compiuto un passo decisivo in un percorso che non è ancora terminato, ma che può già valorizzare in pieno il patrimonio culturale di Vaste e Poggiardo e portare benefici economici all’intero Salento. Il sindaco Giuseppe Colafati presenta il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo, evidenziandone gli elementi principali, il percorso che è stato intrapreso per realizzarlo e i probabili positivi effetti. 

Sindaco Colafati, quando è iniziato il percorso che ha dato origine al SMVP? 

Il progetto è stato presentato nel marzo 2012 nell’ambito di un bando regionale, finanziato con fondi europei, classificandosi terzo nella graduatoria finale. Un risultato importantissimo, reso possibile dallo straordinario lavoro svolto in sinergia tra l’Amministrazione comunale, i suoi uffici, l’Università del Salento e le Sovrintendenze ai Beni Archeologici e ai Beni Architettonici. A tutti va il mio più sentito ringraziamento. 

Quali sono gli elementi che compongono il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo? 

Il fulcro è il Palazzo Baronale di Vaste in piazza Dante che ospiterà il nuovo Museo archeologico, destinato a raccontare la storia di Messapi, Romani e Bizantini con oltre mille reperti archeologici, di cui quattrocento mai esposti fino ad ora, che saranno ospitati nel piano superiore che verrà aperto per l’occasione. Altra importante novità sarà la presenza, al pian terreno del Palazzo, del Caffè del Museo: un servizio non solo per turisti e visitatori, ma anche per i giovani del territorio, che avranno la possibilità, attraverso una vetrata, di ammirare uno scorcio del museo. Poi ci sono gli altri punti nodali del sistema. 

Quali?

Il Museo degli Affreschi di Santa Maria degli Angeli di piazza Episcopo che ospita un ciclo pittorico rimosso dal sito originario, la cripta ipogea di via Don Minzoni, anch’esso rientrante nel Sistema Museale. Si tratta del secondo esempio di decontestualizzazione pugliese, dopo quello di Gravina. Un altro elemento è la porta d’ingresso al Parco dei Guerrieri, che al primo piano ospita i calchi della cariatidi e dal quale si può ammirare l’imponenza della cinta muraria dell’antica Vaste messapica. Infine, l’area dei SS. Stefani, comprendente il Fondo Giuliano, nel quale sono state rinvenute stratificazioni di diversi edifici cultuali, e la Chiesa rupestre, con un ciclo di affreschi considerato tra i più particolari e pregevoli dell’intera regione. All’interno del sistema trovano spazio, oltre ai punti di informazione, altri elementi di rilievo come i centri storici di Vaste e Poggiardo, la pineta Marirossi, l’arboreto didattico, gli edifici religiosi.

Quale sarà il ruolo del Sistema Museale di Vaste e Poggiardo nel territorio?

Il Sistema Museale è un progetto comunale che però si interseca con il progetto sovracomunale del Sac “Serre Salentine” che comprende 16 comuni dell’entroterra. Il progetto prevede l’aumento della funzionalità dei beni culturali di ogni Comune, collegandoli insieme e attuando una gestione associata degli stessi; si creerà così una rete che, contando anche su alcuni strumenti quali la mobilità e la biglietteria unica, rappresenterà per tutto il territorio un unico elemento di attrattività. L’obiettivo è quello di avvicinare all’entroterra i turisti che in estate raggiungono le marine e quelli che durante il resto dell’anno visitano Lecce. 

Il Sistema Museale porterà anche benefici occupazionali? 

Ci saranno certamente ricadute dirette e indirette legate sia alla necessità di personale qualificato  per i servizi messi a disposizione dal sistema, sia all’aumento della presenza di turisti e visitatori con beneficio diffuso per tutto il territorio. I turisti attratti dal Sistema vorranno infatti visitare anche i luoghi tipici di Poggiardo e Vaste, come i luoghi dell’artigianato, della cartapesta, del ferro battuto oltre che le attività commerciali. 

Oltre alla tipica funzionalità museale, in che modo il Sistema si interfaccerà con le scuole e l’Università?

Ci saranno diverse opportunità: innanzitutto, la torre del Palazzo Baronale ospiterà un piccolo laboratorio dell’Università del Salento, mentre si darà ampio spazio al Festival di Archeologia per ragazzi e al Teatro Antico presso l’area dei SS. Stefani. Soprattutto, il Sistema Museale aprirà ad esperienze con nuovi istituti scolastici, anche di fuori provincia. La didattica sarà infatti un punto importante per tutto il SMVP.

Perché, per un Comune, è importante investire in progetti culturali di questa portata?

Ogni Amministrazione ha delle priorità, e per noi è sempre stato prioritario investire in cultura perché siamo convinti che il patrimonio di beni culturali e ambientali di questo territorio sia un elemento imprescindibile per il suo sviluppo, non solo economico ma anche naturalmente culturale. Riportare alla luce i segni di altre civiltà e renderli fruibili è fondamentale, soprattutto per i giovani, affinché possano sviluppare una coscienza che li porti a conoscere e rispettare le bellezze naturali e culturali che li circondano. 

Il Sistema Museale si aprirà con la visita al Palazzo Baronale. Cosa si devono attendere i visitatori?

Sarà come fare un affascinante viaggio nel tempo, alla scoperta delle varie epoche storiche che si sono succedute, delle genti che le hanno vissute e delle testimonianze preziose che ci hanno lasciato, dagli straordinari reperti come le tessere lusorie al tesoretto di 250 monete. Crediamo sia fondamentale per un territorio conoscere il proprio passato, anche per questo le visite del Sistema Museale, nel suo complesso, saranno gratuite fino al 10 gennaio. 

 

Alessandro Chizzini