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Giorni di fuoco

Fino al 18 gennaio a Novoli si rinnovano i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate e si attendono oltre 150mila visitatori nel week-end per assistere allo spettacolare rito dell’accensione della Fòcara e ai concerti ed eventi culturali in programma. Una festa antica e unica nel suo genere, che, grazie anche ad un protocollo d’intesa con la Notte della Taranta, punta a promuovere il nostro territorio e le sue tradizioni al di fuori della stagione estiva 

 

25 metri di altezza per 20 metri di diametro, 70mila fasci di tranci di vite impiegati e oltre un mese di tempo necessario per la sua realizzazione sono i numeri che rendono la Fòcara di Novoli la più grande opera di architettura contadina del bacino del Mediterraneo, protagonista di un rito la cui storia si perde nella notte dei tempi e che negli anni è cresciuto, grazie soprattutto al sostegno della comunità locale, fino a diventare un grande evento mediatico “spalmato” in 10 giorni di festival nel cuore del mese di gennaio (per la gioia degli amanti della destagionalizzazione). 

Il legame che lega la Fòcara e il culto di Sant’Antonio Abate, a cui l’opera è dedicata, con la città di Novoli è molto forte, come sottolinea il primo cittadino e presidente della Fondazione Fòcara di Novoli Gianmaria Greco, il quale crede molto nelle potenzialità dell’evento per la promozione del territorio: “Le emozioni che custodiscono la festa di Sant’Antonio, dalla FoÌ€cara agli altri eventi che l’hanno resa importante in Puglia, stanno nella tradizione di un rito antico e nella devozione di un popolo. L’arte, la musica, la cultura, il teatro sono elementi altrettanto importanti, arricchiscono con prodotti culturali qualitativamente elevati questa fervente devozione che affonda le sue radici nella storia, riuscendo comunque a rinnovarsi di anno in anno. Dal passato eÌ€ partita la sfida per il futuro, un futuro rispettoso della tradizione, con un ritorno al formato classico della FoÌ€cara, senza installazioni, per una valorizzazione di un territorio che deve abituarsi all’idea di condividere il suo patrimonio storico, culturale e tradizionale -conclude Greco- per rilanciare la propria economia, le tipicità e le eccellenze”. 

Il 2016 è anche un anno speciale per la Fòcara di Novoli e per due buoni motivi. Innanzitutto, per la prima volta nella storia le donne hanno contribuito alla sua realizzazione (era tradizionalmente un’attività riservata ai contadini maschi); poi il 13 dicembre scorso, in coincidenza con l’inizio dei lavori di allestimento del falò in piazza Tito Schipa, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Fondazione Fòcara di Novoli e la Fondazione Notte della Taranta. Da questo innovativo sodalizio è nato il Comitato di Coordinamento “Salento aperto tutto l’anno” composto da tre membri, di cui uno designato da ciascuna Fondazione e uno dall’Università del Salento; finalità del neonato Comitato sarà elaborare proposte progettuali ed operative per favorire l’impresa turistico-culturale. Se a questo si aggiungono il Museo del Fuoco e la neonata Pinacoteca comunale d’Arte Contemporanea si può immaginare che la Fòcara ha tutti i numeri per crescere e far crescere il territorio. 

 

Foto di Marco Nitto