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La storia del fotovoltaico in Italia

Il fotovoltaico in Italia acquisisce un’identità definita a partire dal Decreto Legislativo n. 387 del 29 dicembre 2003, relativo alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili, introducendo il principio del finanziamento in “Conto Energia” degli impianti fotovoltaici. Il decreto aveva previsto un iter autorizzativo semplificato per facilitare lo sviluppo del mercato: veniva demandata ad una Conferenza dei Servizi l’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione d’energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. La Regione doveva convocare la Conferenza entro 30 giorni dal ricevimento della domanda d’autorizzazione e concludere il procedimento entro 180 giorni dalla richiesta. Di particolare importanza il principio secondo il quale  nessuna autorizzazione doveva essere richiesta se il sito su cui si sarebbe installato l’impianto fotovoltaico fosse stato esente da vincoli di qualsiasi natura in materia di tutela dell’ambiente, tutela del paesaggio e patrimonio storico-artistico. Il decreto stabiliva inoltre che a breve sarebbero state emanate le Linee Guida per lo svolgimento del procedimento autorizzativo: un documento normativo elaborato dalla Conferenza Unificata su proposta del Ministero delle attività produttive e di concerto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del Ministero per i beni e le attività culturali.
A distanza di sei anni le linee guida non sono ancora pronte anche se il ministro Scajola ha annunciato la pubblicazione  nelle prossime settimane. Nel frattempo le singole Regioni hanno ravvisato la necessità di fornire indirizzi e procedure affinché si operasse in maniera coordinata. Molte delle procedure approvate hanno creato degli impedimenti reali allo sviluppo della tecnologia fotovoltaica e hanno comportato diversità di situazioni fra le varie regioni e in qualche caso fra le varie province della singola regione. La casistica oscilla fra i comportamenti delle Regioni Lombardia e Puglia, che hanno seguito in modo corretto le raccomandazioni del Decreto Legislativo 387/2003 a quelli delle Regioni Sicilia e Basilicata, che sono da considerarsi fra le più limitanti per lo sviluppo dell’energia derivante dai pannelli solari. La situazione si è riflessa nel numero di impianti installati, che a fine 2008 vedeva il 25% di questi concentrati in Lombardia (con 49 MW di potenza installata) e Puglia (51,6 MW) mentre Sicilia (17 MW) e Basilicata (4,5 MW) si trovano nelle ultime posizioni della classifica.