Ettore Caroppo accusa il presidente della Regione Puglia di aver dimenticato il Nuovo Centro termale di Santa Cesarea, abbandonato a se stesso
La rivolta del primo cittadino tiene sempre accesa la polemica con la società Terme Spa e i componenti dello stesso Consiglio di amministrazione dell’azienda, sull’abbandono del Nuovo Centro termale realizzato 20 anni fa e attualmente in stato di degrado. Dopo le prese di posizione del sindaco di Santa Cesarea, Daniele Cretì, di quelle del Consiglio di amministrazione della Terme Spa, presieduto da Salvatore Serra, scende in campo Ettore Caroppo, titolare di alcune azioni all’interno della società il quale accusa la Regione Puglia di essere stata sorda verso lo sviluppo del centro termale.
“Perchè l’azienda -si chiede Caroppo- che potrebbe aprire nuovi scenari di crescita del territorio è stata trascurata proprio dal socio di maggioranza? E poi, in questi anni di polemiche, vicende giudiziarie, accuse e veleni che hanno caratterizzato l’operato del Cda, abbandonato dalla stessa Regione, solo la buona volontà di coloro che credono e vivono la Società, dei soci di minoranza e lo spirito di forte radicamento al territorio hanno consentito di superare i momenti difficili. Come mai il presidente della Giunta regionale -sottolinea il sindaco di Minervino- che punta alla bellezza, al turismo di qualità, alle opportunità di sviluppo ha dimenticato le terme? Perché il presidente che crede in una Puglia migliore non ha creduto in questa parte del territorio che guarda ad Est? Come mai il presidente che apprezza i giovani talenti dagli spiriti bollenti non si è accorto che una classe dirigente giovane e motivata aveva bisogno del sostegno della Regione e sperava di non essere penalizzata dall’appartenenza politica? Il presidente Nichi Vendola in questi cinque anni di governo non ha mai ascoltato una sola parola sullo sviluppo delle Terme”. Il sindaco Caroppo vuota così il sacco e auspica, che il progetto di rilancio venga presentato in Area Vasta e che non serva solo per la campagna elettorale, ma che sia seriamente analizzato e considerato dagli uffici regionali, ai fini del finanziamento per il completamento della struttura. “Come mai il presidente -conclude Caroppo- non offre opportunità di sviluppo e abbandona tale struttura?”. (G. N.)