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La musica indipendente si dà appuntamento a Melpignano per il So What Festival

Alessandro Mannarino (nella foto), post Csi, Mezzosangue, Uochi Toki, Fonokit, Black Star line sono alcuni degli ospiti della seconda edizione del festival di musica indipendente, crocevia di culture ed emozioni, organizzato dall’Associazione culturale Altatensione a Melpignano. Un’immersione creativa di tre giorni, dal 5 all’8 agosto (inizio concerti alle 21.30), in cui ad alternarsi saranno artisti emergenti e non, lontani dalle logiche del mainstream. La prima serata di mercoledì 5 agosto, organizzata in collaborazione con Sud Est Indipendente Festival, Coolclub e Molly Arts, vedrà sul palco Alessandro Mannarino (nella foto) per la sua unica data pugliese del tour “Corde 2015”. Dopo un giorno di pausa, venerdì 7 agosto il palco del “So What” ospiterà la musica dei post CSI, che proporranno i brani di Breviario partigiano, un progetto che racconta una storia privata in una Storia nazionale; in apertura spazio alla cantautrice Sofia Brunetta, che ha da poco pubblicato il suo disco d’esordio “Former”, e ai Fonokit, storica band indie-rock salentina che dopo Amore o Purgatorio è tornata pochi mesi fa con il concept album Fango e bugie. 

Sabato 8 agosto serata conclusiva con il rapper romano Mezzosangue; Uochi Toki, duo rap/elettronico, tra le cose più particolari e innovative uscite ultimamente in Italia; Black Star Line Sound System, attivo sulla scena italiana e internazionale sin dal 1998; la dub band campana Indubstry, e Float a Flow, un collettivo hip-hop nato a Bologna e formato dai tre rapper salentini D.one, Karlino e Neos e dal producer GSQ aka Ventreianca. Degno di nota, il “So What Festival” sceglie di essere “No Tap” perché, spiegano gli organizzatori, “crediamo che difendere ogni centimetro della propria terra sia il primo passo verso la realizzazione delle libertà di ciascuno. Vogliamo che la cultura sia innanzi tutto consapevolezza e libertà di scelta, e crediamo che gli eventi culturali debbano farsi contenitori d’idee e vettori di messaggi. Siamo No Tap perché è tempo di scelte, e occorre chiedersi da che parte vogliamo andare, e se vogliamo farlo insieme”. 

 

Claudia Mangione