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La lunga storia dei Nomadi continua anche in Salento

Un appuntamento imperdibile per tutti i fan, giovani e meno giovani, della storica band italiana che, con un nuovo cantante, mercoledì 14 giugno a Cutrofiano proporrà i suoi più grandi successi 

 

Il Salento è pronto ad accogliere una delle più longeve band del panorama musicale italiano: i Nomadi faranno tappa a Cutrofiano, in Piazza Municipio, mercoledì 14 giugno alle 21.30 con il tour “La storia continua” (ingresso gratuito). Il gruppo musicale, dopo qualche anno, torna nella nostra terra a riproporre gli oltre 50 anni di successi e questa volta con la new entry Yuri Cilloni, voce del gruppo da marzo di quest’anno. 

Dagli anni ‘60 ad oggi la band ha vissuto il dramma della perdita di alcuni membri come il cantante Augusto Daolio, voce storica della band, e il bassista Dante Pergreffi nel 1992, oltre all’avvicendamento di musicisti e cantanti come Danilo Sacco (dal 1993 al 2009) e Massimo Vecchi (dal 2009 al marzo 2017), ma nonostante ciò il loro lavoro non si è mai arrestato né arretrato, bensì arricchito. Questa è la formazione dei Nomadi di oggi: Beppe Carletti (tastiere), Cico Falzone(chitarre), Daniele Campani (batteria), Massimo Vecchi (basso e voce), Sergio Reggioli (violino, percussioni e voce) e Yuri Cilloni (voce).  Fino ad ora hanno pubblicato 52 album tra registrazioni in studio, live e raccolte, contano circa 90 concerti all’anno con spettatori di tutte le età, centinaia di fans club e cover band in tutta Italia. 

Erano i primi anni 60 quando tra Modena e Reggio Emilia Beppe Carletti e Augusto Daolio decidono di formare una loro band. L’esordio avviene nel 1963 e il nome scelto eÌ€ Nomadi, denominazione scelta un po’ per caso, ma forse anche per destino. Nel 1965 esce il loro primo 45 giri dal titolo Donna la prima donna e un anno dopo inizia la collaborazione con un allora sconosciuto Francesco Guccini. Da questo sodalizio nascono canzoni che segneranno una tappa fondamentale nel panorama musicale italiano: Noi non ci saremoDio eÌ€ morto e, soprattutto, Io vagabondodiventeranno delle vere e proprie icone per milioni di giovani. Dagli anni ‘70 è inizia la scalata: partecipazioni televisive, presenza alle manifestazioni canore e numerosi lavori discografici che porteranno la band ad avere un riconoscimento ufficiale da parte di critica e pubblico. 

Negli anni si sono impegnati anche a livello umanitario promuovendo varie iniziative di solidarietà e beneficienza nella nostra penisola (come il Concerto per l’Emilia, a sostegno delle zone colpite dal terremoto) e non solo. Quest’anno inoltre si è celebrata la XXV edizione dell’evento “Nomadincontro – Tributo ad Augusto” in memoria dell’ideatore e ispiratore del gruppo, da cui prende il titolo anche il doppio album uscito lo scorso anno, con lo scopo di premiare attraverso riconoscimento gli artisti italiani distintisi per impegno umanitario. 

 

Clara Scarciglia