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La lettera della discordia

Bufera a Galatina dopo il comizio del Pd, nel corso del quale l’ex sindaco Sandra Antonica ha parlato della lettera inviata dal Prefetto di Lecce a Giancarlo Coluccia 
 
Il Pd tira fuori le unghie e attacca a muso duro il sindaco Giancarlo Coluccia. È accaduto domenica scorsa nel comizio che ha visto avvicendarsi al microfono il coordinatore Mario Mele, la capogruppo Daniela Vantaggiato, l’ex sindaco Sandra Antonica, il segretario regionale Sergio Blasi. Sia la Vantaggiato che l’ex sindaco hanno bacchettato Coluccia per la scarsa attività amministrativa, ma Sandra Antonica ha messo in piazza -è il caso di dirlo- questioni che da tempo erano oggetto di bisbigli. In sintesi l’ex sindaco (che nonostante la dolce attesa non ha messo da parte la sua proverbiale forza dialettica) si è rivolta direttamente ai socialisti, svelando che le Forze dell’ordine avrebbero effettuato delle visite negli uffici comunali e che in alcune pratiche mancherebbero relazioni importanti, ma ha parlato anche dell’esistenza di una lettera che il prefetto, Giuliana Perrotta, avrebbe inviato per lamentare l’assenza di una netta linea di demarcazione tra l’Amministrazione comunale e “certi ambienti”. L’ex sindaco ha chiesto ragione ai socialisti della loro permanenza nell’amministrazione Coluccia. 
C’è da dire che nei giorni scorsi anche il Pdl si è mosso per avere chiarimenti su questa missiva che il Prefetto avrebbe inviato al Comune. Infatti, il capogruppo del Pdl, Maurizio Fedele, ha fatto richiesta scritta al segretario generale, Angelo Caretto, per conoscere l’effettiva esistenza della lettera e il suo contenuto. E sempre dal Pdl, Francesco Sabato, rincara la dose: “I fatti riferiti dall’ex sindaco Antonica sono gravissimi e il sindaco Coluccia deve chiarire immediatamente questa faccenda. Nel prossimo Consiglio comunale presenterò un’interrogazione perché non possiamo lasciare che sulla città aleggino ombre così pesanti. Ci auguriamo che il sindaco spieghi in tempi perché la città non merita d’essere sfiorata da dubbi”. 
Intanto la maggioranza tace con l’unica eccezione della consigliera comunale dei Moderati e Popolari, Maria Grazia Sederino, che ha dichiarato: “Il sindaco deve chiarire, in tempi brevi, ai consiglieri della sua maggioranza, cosa stia accadendo perché non dobbiamo conoscere le questioni dalla piazza. Dobbiamo sapere se è vero che le forze dell’ordine hanno effettuato visite agli uffici comunali e per quale ragione, oltre a dover fornire chiarimenti su questa lettera, nel caso sia stata effettivamente inviata. Tra le altre il sindaco deve chiarire la sua posizione politica nei confronti dell’Udc perché se ha fatto questo passaggio è evidente che un partito con appena 800 voti non può ricoprire tutte le cariche istituzionali più importanti”. 
 
Maddalena Mongiò